Holmo : chiama Mediobanca per scendere in Unipol (MF)
11 agosto 2021 alle 08:57
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MILANO (MF-DJ)--Sono mesi movimentati nella compagine azionaria di Unipol.
In attesa di sviluppi sul fronte del consolidamento, scrive MF, i grandi azionisti del gruppo bolognese si stanno riposizionando. Se nelle scorse settimane la holding Koru è salita al 3,34% del capitale, novità rilevanti potrebbero arrivare da Holmo, il veicolo che riunisce alcuni degli stakeholder storici e che oggi blinda il 6,7% dell'azionariato. Il riassetto societario che nel 2016 ha portato alla scomparsa della cassaforte Finsoe ha lasciato sulle spalle di Holmo una eredità assai impegnativa. Un'eredità che oggi potrebbe spingere il veicolo (partecipato da una ventina di investitori tra cui Manutencoop, Cefla, Unicoop, Sacmi e Granlatte) ad assottigliare la propria presenza nel capitale di Unipol. L'accordo di rimodulazione del debito verso Mps e Carige raggiunto nel 2017 prevedeva infatti che, al decorrere di una determinata scadenza temporale, la società avviasse una procedura di vendita sul mercato delle azioni Unipol di sua proprietà. Nel dettaglio la cessione avrebbe dovuto avvenire a un valore pari al maggiore "tra un prezzo determinato secondo le migliori condizioni di mercato e un prezzo sufficiente a consentire" l'abbattimento del debito, come spiega l'ultima relazione di bilancio.
Mediobanca S.p.A. figura tra i principali gruppi bancari italiani. I ricavi (al lordo delle operazioni infragruppo) per attività sono così dettagliati:
- banca al dettaglio (33,6%): vendita di prodotti e servizi bancari classici e specializzati (credito al consumo, finanziamenti immobiliari, ecc.) attraverso una rete di 253 agenzie con sede in Europa;
- gestione patrimoniale (24,6%);
- banca di investimento, finanziamento e merchant bank (21,3%): consulenza in fusioni-acquisizioni, finanziamenti strutturati, operazioni su azioni, ingegneria finanziaria, leasing, ecc.;
- gestione del portafoglio (13,9%): in particolare gestione del 13,25% di Assicurazioni Generali;
- altri (6,6%).
A fine giugno 2023, il gruppo gestisce 60,5 Mld EUR di depositi e 52,5 Mld EUR di crediti.
Il 89,7% dei ricavi è generato in Italia.