ZUGO (awp/ats) - Medmix - azienda nata nel 2021 dallo scorporo di una divisione del gruppo industriale zurighese Sulzer - vuole vendere le sue attività in Polonia, a causa delle sanzioni imposte l'anno scorso da Varsavia nei confronti del suo azionista russo Viktor Vekselberg sulla scia della guerra in Ucraina.

In un comunicato odierno l'impresa, che aveva già interrotto la produzione nel paese dell'est-europeo, fa sapere di avere avviato le le trattative per cedere la sua unità polacca. Ma nel contempo annuncia anche che intende agire ulteriormente contro le sanzioni, che a detta dell'azienda si basano su un malinteso riguardo alla struttura azionaria della società.

Come già annunciato in precedenza, l'uscita dalla Polonia avrà un impatto negativo sugli utili per circa 25 milioni di franchi, oneri che comprendono la cancellazione di attività e la svalutazione di prestiti intersocietari.

L'azienda rivede quindi al ribasso le previsioni di profitto per l'esercizio 2022: il margine Ebit è ora visto al 22%, contro il 24% stimato in precedenza. Un punto della riduzione è dovuto ai maggiori costi dei prodotti in passato fabbricati in Polonia, l'altro è invece causato dall'inflazione e da un cambiamento nella struttura delle vendite. Tuttavia l'azienda conferma il pronostico sul fatturato, che dovrebbe attestarsi sui 460-470 milioni di franchi.

Medmix fornisce soluzioni di alta precisione nel campo dello stampa della plastica e della miscelazione, usate da dentisti, applicatori di adesivi industriali e industria della bellezza. Ha sede a Baar (ZG) e dispone di 15 fabbriche nel mondo, per un organico complessivo di 2000 dipendenti. Nel settembre 2021 è sbarcata in borsa. Oggi il valore perde circa l'1%, mentre da inizio gennaio guadagna il 4%. Ancora molto negativa è la performance su 52 settimane: -61%.

Due parole vanno spese anche sul miliardario russo Viktor Vekselberg, che ha da tempo importanti interessi in Svizzera. Era già stato oggetto di sanzioni nell'aprile 2018 - dopo l'annessione della Crimea da parte di Mosca - da parte dell'amministrazione americana di Donald Trump, che l'accusava di essere vicino al presidente russo Vladimir Putin e di arricchirsi attraverso la politica definita autoritaria e anti-occidentale del Cremlino. Attualmente nell'indice dei miliardari - costantemente aggiornato - di Bloomberg il 63enne figura al 299esimo posto al mondo, con un patrimonio stimato a 7,4 miliardi di dollari; per avere un ordine di grandezza, è poco più di quanto viene valutata la sostanza di Magdalena Martullo-Blocher (7,0 miliardi), azionista di maggioranza e presidente della direzione di Ems-Chemie.