La crescita mostra finalmente un po' di vitalità, con un incremento del 5,3% del fatturato consolidato. Tuttavia, la cautela è d'obbligo quando si parla di una — presunta —  crescita organica del 5%: Medtronic la calcola escludendo gli effetti dei tassi di cambio, che sono stati molto favorevoli negli ultimi sei mesi.

Va inoltre sottolineato che nell’ultimo semestre il gruppo ha speso 1,9 miliardi di dollari per la sua strategia di crescita esterna, vale a dire tutto il suo cash-flow operativo. Ciò non ha impedito al gruppo di pagare 1,8 miliardi di dollari in dividendi, finanziati con nuovo debito. Un aspetto da tenere d'occhio.

La valutazione di Medtronic è rimasta estremamente stabile e costante negli ultimi otto anni. Nel frattempo, né il fatturato né gli utili sono aumentati. Dopo una sequenza 2020-2023 segnata da una serie di progressi in tutto il settore, gli analisti sono alla ricerca del tanto atteso segnale di inflessione nel 2024.

Il gruppo americano, ancora in fase di ristrutturazione, mantiene il suo status di "aristocratico dei dividendi". Per il momento, è più o meno l'unico punto a suo favore. Tuttavia, mentre prima era molto ben coperto, ora i pagamenti assorbono quasi tutto l'utile netto.

I 18 miliardi di dollari investiti in acquisizioni nell'ultimo decennio hanno prodotto ritorni deludenti, se non addirittura dubbi; sono serviti a garantire la stabilità dell'azienda piuttosto che la sua crescita. Lo stesso vale per i 22 miliardi di dollari spesi in riacquisti di azioni, che finora non hanno avuto alcun effetto sugli utili per azione.

La questione della creazione di valore — o piuttosto della sua probabile distruzione — rimane centrale, soprattutto se si considerano i livelli di valutazione tutto sommato elevati.