Un tribunale spagnolo ha stabilito che la salute mentale di un ex moderatore di Facebook è stata danneggiata dal suo lavoro di revisione di contenuti grafici come le decapitazioni, in un caso che potrebbe avere implicazioni sul modo in cui le aziende di social media lavorano con i moderatori.

Il tribunale di Barcellona, confermando una decisione dell'agenzia di sicurezza sociale spagnola, ha affermato che il trattamento psichiatrico di cui ha avuto bisogno il moderatore in subappalto era dovuto a problemi legati al lavoro, il che significa che ha diritto a un risarcimento extra per il congedo di malattia.

Il moderatore è stato assunto tra il 2018 e il 2020 da CCC Barcelona Digital Services, parte di Telus International, che è uno dei fornitori in outsourcing del proprietario di Facebook Meta.

Meta non ha risposto immediatamente ad una richiesta di commento.

Telus ha dichiarato di essere delusa dalla sentenza e che farà ricorso.

È la prima volta in Spagna che un tribunale riconosce che il congedo per malattia di un moderatore di contenuti è stato causato dal suo lavoro, ha detto Francesc Feliu, l'avvocato del lavoratore che sta rappresentando anche circa 20 altri ex e attuali moderatori di contenuti presso CCC per motivi legali simili.

L'ex lavoratore ha dovuto guardare contenuti che includevano "automutilazioni, decapitazioni di civili uccisi da gruppi terroristici, torture inflitte a persone, suicidi", ha detto il tribunale.

La CCC ha intentato una causa nel 2022, cercando di ribaltare la decisione dell'agenzia di sicurezza sociale secondo cui la condizione di salute mentale del moderatore era il risultato del suo lavoro.

Nella sentenza del 12 gennaio, vista da Reuters, il giudice Jesus Fuertes ha respinto la richiesta della CCC.

"Il lavoratore ha sofferto una situazione di grande impatto emotivo e psicologico nel suo lavoro", ha scritto, aggiungendo che il congedo concesso nel 2019 è stato "esclusivamente e indubbiamente" causato dal suo lavoro.

Nel 2020, Facebook ha concordato un accordo con i moderatori di contenuti statunitensi che soffrono di problemi di salute mentale. L'anno scorso, un moderatore in Germania è stato messo in congedo retribuito in attesa di un'indagine interna dopo aver chiesto un miglioramento delle condizioni di lavoro. (Relazioni di Joan Faus e Catarina Demony, a cura di Charlie Devereux e Mark Potter)