BRUXELLES (Reuters) - Microsoft ha rinunciato al ruolo di osservatore nel consiglio di amministrazione di OpenAI, che ha attirato l'attenzione delle autorità di regolamentazione su entrambe le sponde dell'Atlantico, affermando che non era necessario dopo che la governance della start-up di intelligenza artificiale era migliorata significativamente negli ultimi otto mesi.

Apple, che il mese scorso ha annunciato di aver portato il chatbot ChatGPT sui propri dispositivi, non assumerà il ruolo di osservatore nel board di OpenAI a differenza di quanto inizialmente previsto, ha riferito il Financial Times, citando una persona direttamente a conoscenza della questione.

Non è stato possibile avere un commento da parte di Apple.

Un portavoce di OpenAI ha detto che l'azienda adotterà un nuovo approccio di coinvolgimento, organizzando incontri regolari con partner strategici come Microsoft e Apple e investitori come Thrive Capital e Khosla Ventures.

A novembre 2023, Microsoft ha assunto una posizione di osservatore senza diritto di voto nel board di OpenAI, dopo che il Ceo Sam Altman aveva ripreso le redini dell'azienda che gestisce il chatbot di IA generativa ChatGPT.

Il seggio implicava che l'azienda poteva partecipare alle riunioni del consiglio di amministrazione di OpenAI e accedere a informazioni riservate, senza però avere diritto di voto su questioni come l'elezione o la scelta degli amministratori.

Il posto di osservatore e l'investimento di oltre 10 miliardi di dollari di Microsoft in OpenAI hanno attirato l'attenzione di enti antitrust in Europa, Gran Bretagna e Stati Uniti per il grado di controllo che Microsoft esercita su OpenAI.

Microsoft ha citato le nuove partnership, l'innovazione e la crescente base di clienti di OpenAI dopo il ritorno di Altman nella startup come motivazioni per la rinuncia del proprio ruolo di osservatore.

"Negli ultimi otto mesi abbiamo assistito a progressi significativi da parte del nuovo consiglio di amministrazione e siamo fiduciosi nella direzione dell'azienda. Alla luce di tutto ciò, non riteniamo più necessario il nostro ruolo limitato di osservatori", si legge in una lettera a OpenAI datata 9 luglio.

A giugno le autorità antitrust Ue hanno detto che la partnership non sarebbe stata soggetta alle norme di M&A del blocco poiché Microsoft non controlla OpenAI, anche se avrebbero chiesto il parere di terzi sulle clausole di esclusività dell'accordo.

Invece le autorità di vigilanza antitrust britanniche e statunitensi continuano a nutrire preoccupazioni e interrogativi sull'influenza di Microsoft su OpenAI e sull'indipendenza di quest'ultima.

Microsoft e OpenAI sono sempre più in competizione per vendere tecnologia IA ai clienti aziendali, con l'obiettivo di generare ricavi e dimostrare la propria indipendenza alle autorità di regolamentazione per risolvere i timori antitrust.

Inoltre, Microsoft sta ampliando la propria offerta di IA sulla piattaforma Azure e ha assunto il Ceo di Inflection per dirigere la propria divisione di IA per i consumatori, una mossa ampiamente interpretata come uno sforzo per diversificare oltre OpenAI.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)