Finanza : e' l'ora dei Green bond da Chanel a Moncler (MFF)
18 agosto 2022 alle 09:31
Condividi
MILANO (MF-DJ)--Il contatore globale delle emissioni verdi viaggia a 1,8 trilioni di dollari (1,77 trilioni di euro al cambio di ieri) ed entro il 2025 potrebbe arrivare a 5 mila miliardi (4,92 mila miliardi di euro), secondo uno studio di Cbi-climate bond initiative.
"Dal vantaggio competitivo all'imperativo collettivo, i brand di lusso devono guidare e muoversi verso la transizione Esg-environmental, social, and corporate governance", spiegano a MFF Filippo Bianchi e Lucia Casagranda, rispettivamente managing director & partner e senior associate di Bcg-Boston consulting group. E guardando alle tendenze degli ultimi anni, le fashion house e l'intero settore lo stanno facendo soprattutto attraverso l'emissione di obbligazioni e finanziamenti in sostenibilità. Un fenomeno complicato però dal conflitto in Ucraina, che rende più complesso il raggiungimento di emissioni zero per l'energia. Così, lo scorso 22 luglio la comunità finanziaria ha appreso che Chanel avrebbe mancato (di poco) il target interim sull'abbattimento dell'impronta energetica delle due emissioni per 600 milioni complessivi. La doppia C è però certa di arrivarci entro la scadenza del 2025.
A essere in prima linea nel settore fashion in questo senso sono senz'altro Burberry, Moncler e Salvatore Ferragamo. Ma anche la società di fast fashion H&M e gruppi sportswear come Adidas e Vf corporation.
Moncler S.p.A. disegna, produce e commercializza piumini di lusso. Il gruppo propone anche capi di abbigliamento invernali (cappotti, pantaloni, polo e pullover), calzature, borse e accessori (guanti, cappelli, sciarpe e scaldacollo). Il fatturato per attività è ripartito come segue:
- distribuzione al dettaglio (78,3%): a fine 2023, Moncler dispone di una rete di 350 punti vendita, ripartiti per marchio tra Moncler (269) e Stone Island (81), localizzati in Europa-Medio Oriente-Africa (121), Asia (178) e America (51);
- distribuzione all'ingrosso (21,7%): Moncler dispone di una rete di 72 punti vendita, suddivisi tra Moncler (57) e Stone Island (15).
La ripartizione geografica del fatturato (escluso Stone Island) è la seguente: Europa-Medio Oriente-Africa (35,4%), Asia (50,2%) e America (14,4%).