JSC National Atomic Company "Kazatomprom" ha annunciato l'intenzione di continuare a flettere la produzione del 20% fino al 2022, rispetto ai livelli previsti dai Subsoil Use Contracts. L'azienda sta anche mantenendo la riduzione del 20% rispetto ai contratti per l'uso del sottosuolo nel 2021, senza alcuna produzione aggiuntiva prevista per sostituire i volumi persi nel 2020, dovuti alle misure adottate per combattere il COVID-19. Kazatomprom inizierà ora a lavorare con i partner della joint venture per valutare l'impatto e attuare il piano in tutte le miniere di uranio del Kazakistan. Come negli anni precedenti, la società sta annunciando il piano con largo anticipo per garantire che le sue filiali minerarie e le joint venture siano in grado di incorporare i cambiamenti richiesti nei loro budget di spesa del capitale del 2021, tenendo conto dei livelli di produzione rivisti nel 2022. Nessuna decisione è stata presa riguardo all'attività di sviluppo della miniera oltre il 2022 e l'azienda continua a monitorare le condizioni del mercato. Kazatomprom non si aspetta di tornare ai livelli di produzione completi del Subsoil Use Contract fino a quando non sarà evidente una ripresa sostenuta del mercato e le condizioni della domanda e dell'offerta non segnaleranno la necessità di più uranio. La piena attuazione di questa decisione eliminerebbe fino a 5.500 tU dall'offerta primaria globale prevista per il 2022, con una produzione di uranio in Kazakistan simile al livello previsto per il 2021. La produzione di Kazatomprom nel 2022 dovrebbe quindi essere da 22.000 a 22.500 tU (base 100%), una riduzione del 20% del livello totale previsto del Subsoil Use Contract di circa 27.500 - 28.000 tU, come riflesso nelle relazioni precedenti (Competent Persons' Report, IPO Prospectus 31 ottobre 2018). Con l'impegno della Società per l'ESG e la sua strategia incentrata sul mercato, la produzione totale consolidata di uranio di Kazatomprom dovrebbe essere ridotta di oltre 20.000 tU (base 100%) dai suoi precedenti piani di produzione dal 2020 al 2022 nell'ambito dei contratti di uso del sottosuolo.