NexImmune, Inc. annuncia l'estensione della partnership di ricerca tra NexImmune, Yale e JDRF per esplorare l'uso delle nanoparticelle AIM di NexImmune in combinazione con un mAb anti-CD3 per tollerare, esaurire o modulare le cellule T antigene-specifiche del diabete. L'estensione include un'ulteriore sovvenzione di 300.000 dollari, finanziata da JDRF a Yale, come parte del suo portafoglio di ricerca Cures, che comprende terapie per la prevenzione del diabete di tipo 1 (T1D). Il premio JDRF continuerà a finanziare gli sforzi per studiare l'uso delle nanoparticelle AIM di NexImmune in combinazione con un surrogato murino di teplizumab, che ha dimostrato di modulare la risposta immunitaria patogena in modo acuto.

La combinazione del trattamento anti-CD3 con la terapia iniettabile di NexImmune offre l'opportunità di colpire e modulare le cellule T antigene-specifiche della T1D e potenzialmente di mantenere la loro non responsività, con l'obiettivo di prolungare il beneficio e indurre la tolleranza. Le nanoparticelle di NexImmune hanno il potenziale per potenziare ulteriormente l'effetto dell'anti-CD3 attraverso la modulazione delle cellule T residue specifiche della T1D.