La media azionaria giapponese Nikkei è salita martedì alla sua chiusura più alta in oltre due mesi, grazie al fatto che gli investitori hanno spostato l'attenzione sui titoli value dai semiconduttori e altri titoli high-tech, mentre uno yen più debole ha dato sostegno alle azioni legate alle esportazioni.

Il Nikkei ha chiuso in rialzo dello 0,95% a 39.173,15, il livello di chiusura più alto dal 15 aprile. Il più ampio Topix è salito dell'1,72% a 2.787,37.

Il sentimento degli investitori è rimasto debole nei confronti delle azioni legate all'intelligenza artificiale e ai chip durante le ore di trading asiatiche, dopo che l'indice di riferimento dei semiconduttori statunitensi Nvidia è scivolato per la terza sessione di lunedì e l'indice dei semiconduttori Philadelphia SE ha terminato in calo del 3,02%.

Disco Corp è scesa del 5,5% ed è stata la maggiore perdita percentuale del Nikkei, mentre Tokyo Electron è scesa dell'1,7%.

Nel frattempo, lo yen più debole ha continuato a sostenere le azioni legate alle esportazioni, tra cui il produttore di auto Toyota Motor , che ha chiuso in rialzo del 4,6%. Uno yen più debole contribuisce ad aumentare i guadagni degli esportatori giapponesi all'estero quando vengono rimpatriati.

Gli investitori hanno anche privilegiato i titoli value rispetto a quelli growth, generando ampi guadagni nel settore finanziario.

Le compagnie assicurative hanno registrato un rialzo del 4,3% per guidare i guadagni settoriali, seguite dalle case automobilistiche e dai fornitori.

"Il Nikkei è un mercato più orientato al valore e gli investitori potrebbero riequilibrarsi durante l'approssimarsi della fine del trimestre per ottenere un'esposizione alla parte più arretrata del mercato", ha dichiarato Charu Chanana, stratega di mercato globale e responsabile della strategia FX di Saxo.

"Un approccio selettivo e bottoms-up per le azioni giapponesi potrebbe essere interessante da qui in poi, dato che i rischi di apprezzamento dello yen si intensificano nel secondo semestre".

Il Nikkei ha raggiunto il massimo storico di 41.087,75 il 22 marzo, prima di ritirarsi il mese successivo. Negli ultimi due mesi ha faticato a rimanere al di sopra del livello di 39.000, in quanto gli investitori valutano la volatilità del mercato valutario e obbligazionario, nonché le prospettive della Banca del Giappone.

Tra i singoli titoli, Fast Retailing, società madre di Uniqlo, è salita dell'1,1% per dare il maggiore impulso al Nikkei.

Tra i maggiori guadagni percentuali c'è stato il produttore di macchinari pesanti IHI, che è salito del 9,7% per toccare un picco di sei anni. (Relazione di Brigid Riley; Redazione di Mrigank Dhaniwala e Subhranshu Sahu)