Petróleo Brasileiro S.A. - Petrobras ha annunciato di aver scoperto un accumulo di petrolio nelle acque ultra-profonde del Bacino di Potiguar, nel pozzo esplorativo Anhangá, della Concessione POT-M-762_R15. Il pozzo 1-BRSA-1390-RNS (Anhangá) si trova sulla costa tra Ceará e Rio Grande do Norte, a circa 190 km da Fortaleza e 250 km da Natal, a una profondità d'acqua di 2.196 metri nel Margine Equatoriale brasiliano. Questa è la seconda scoperta nel Bacino di Potiguar nel 2024 ed è stata preceduta dalla prova della presenza di idrocarburi nel Pozzo Pitu Oeste, situato nella Concessione BM-POT-17, a 24 km da Anhangá.

Queste scoperte richiedono ancora ulteriori valutazioni. Petrobras è l'operatore di entrambe le concessioni e detiene una partecipazione del 100%. Le attività esplorative nel Margine Equatoriale rappresentano un altro passo nell'impegno di Petrobras a ricostituire le riserve e a sviluppare nuove frontiere esplorative che garantiranno il soddisfacimento della domanda energetica globale durante la transizione energetica.

La nuova campagna è stata eseguita in linea con la storia di eccellenza e di assoluta sicurezza di Petrobras, senza alcun incidente, rafforzando l'impegno dell'azienda a rispettare le persone e l'ambiente. Oltre alle attività nel Margine Equatoriale brasiliano, nel 2023 l'azienda ha acquisito nuovi blocchi nel Bacino di Pelotas, nel Brasile meridionale, e partecipazioni in tre blocchi di esplorazione a São Tomé e Príncipe, un Paese sulla costa occidentale dell'Africa. La conferma di giacimenti di petrolio in torbiditi di età albiana non ha precedenti nel Bacino di Potiguar ed è stata effettuata attraverso profili elettrici e campioni di petrolio, che saranno successivamente caratterizzati attraverso analisi di laboratorio.

Petrobras continuerà le attività esplorative nella Concessione POT-M-762_R15, con l'obiettivo di valutare la qualità dei giacimenti, le caratteristiche del petrolio e la fattibilità tecnico-commerciale dell'accumulo. Per valutare le scoperte, Petrobras applica soluzioni tecnologiche geologiche e geofisiche, oltre all'esperienza e all'eccellenza del personale tecnico dell'azienda, nonché alla sua leadership mondiale nelle operazioni in acque profonde e ultra-profonde. Anche la perforazione di questo secondo pozzo esplorativo è stata portata a termine in totale sicurezza, nell'ambito dei più rigorosi protocolli operativi in acque profonde, il che ribadisce che Petrobras è pronta a svolgere attività nel Margine Equatoriale con la massima responsabilità.

Il successo di esplorazione in Guyana e Suriname conferma l'importanza che Petrobras continui la sua campagna nei bacini del Margine Equatoriale brasiliano, come stabilito nel suo Piano Strategico 2024-2028. L'azienda intende investire 7,5 miliardi di dollari in esplorazioni entro il 2028, di cui 3,1 miliardi di dollari nel Margine Equatoriale, che si estende da Amapá a Rio Grande do Norte. Prevede di perforare 50 nuovi pozzi esplorativi nel periodo, 16 dei quali nella regione del Margine Equatoriale.

Le nuove riserve di petrolio e gas sono strategiche per il Paese ed essenziali per garantire la sicurezza e la sovranità energetica nazionale nel contesto della giusta transizione energetica. L'apertura di questa nuova frontiera è anche in linea con il pilastro strategico dell'azienda, che consiste nel massimizzare il valore del portafoglio concentrandosi su attività redditizie, ricostituendo le riserve di petrolio e gas, aumentando l'offerta di gas naturale e promuovendo la decarbonizzazione delle operazioni. Se il Brasile mantiene la sua domanda di petrolio ai livelli attuali e non si aggiungono nuove riserve, il Paese potrebbe diventare un importatore di petrolio; da qui l'importanza della diversificazione energetica, garantendo sia la fornitura di petrolio che gli investimenti in nuove energie a bassa emissione di carbonio.