MILANO (Reuters) - Nonostante la crisi innescata dall'epidemia di coronavirus, Prada chiuderà il 2020 in utile a livello operativo grazie al forte rimbalzo delle vendite e al recupero di redditività registrati nella seconda parte dell'anno.

Di solito il gruppo del lusso comunica i risultati annuali a inizio marzo, ma l'incertezza creata da una situazione eccezionale come quella della pandemia ha spinto il Cda ad aggiornare tempestivamente azionisti e investitori, dice una nota.

Gli effetti del Covid-19 e delle misure anti-contagio che hanno coinvolto tutti i principali mercati del mondo avevano portato nel primo semestre a un calo delle vendite intorno al 40% e a una perdita operativa di 196 milioni di euro, a fronte di un Ebit positivo per 150 milioni un anno prima. La società milanese, quotata ad Hong Kong, ha detto oggi che la seconda metà del 2020 - nonostante le chiusure forzate dei negozi che hanno coinvolto in media il 9% della rete - ha visto una progressiva ripresa delle vendite, culminata nel mese di dicembre in ricavi retail tornati sui livelli del 2019. Nell'intero periodo luglio-dicembre le vendite retail, che rappresentano oggi circa il 90% del totale, hanno registrato un calo del 6% a cambi costanti. Europa e Giappone sono stati penalizzati dalla mancanza di flussi turistici mentre Americhe, Medio Oriente, Russia e soprattutto l'Asia hanno registrato performance positive, con la Cina in crescita del 52%, dice la nota. I ricavi del canale wholesale sono scesi "in linea con la strategia di Prada", iniziata ormai nel 2019, di ridurre la rete e uniformare i prezzi limitando gli sconti. "Sono molto soddisfatto di come abbiamo affrontato le gravi difficoltà dell'anno appena concluso e di come, nonostante la persistente incertezza che probabilmente continuerà nei prossimi mesi, siamo riusciti a registrare risultati positivi", ha dichiarato l'AD Patrizio Bertelli nella nota.

"Ci pare un buon risultato, probabilmente migliore di quello che raggiungeranno la maggior parte degli altri gruppi, grazie alla forte ripresa del brand milanese trainata dai consumatori", commenta in una nota l'analista di Bernstein Luca Solca.

(Claudia Cristoferi in redazione a Roma Francesca Piscioneri)