(Alliance News) - I prinicipali indici europei rispettano le previsioni e aprono in sostanziale parità l'ultima seduta di scambi della settimana, contrassegnata da pochi spunti macro e societari.

Sul fronte macroeconomico, da segnalare che i prezzi al consumo in Giappone sono aumentati del 3,3% su base annua a giugno, con il ritmo dell'inflazione in accelerazione rispetto al 3,2% registrato a maggio, secondo i dati del governo mostrati venerdì.

Gli ultimi dati, che hanno soddisfatto le aspettative del mercato, anticipano la riunione di politica monetaria della Banca del Giappone della prossima settimana. La maggior parte degli osservatori del mercato si aspetta che la banca centrale mantenga invariata la sua politica di allentamento monetario estremamente accomodante.

Il FTSE Mibè in lieve rialzo a 28.826,86, il Mid-Cap sale dello 0,1% a 42.269,15, lo Small-Cap è in parità a 26.680,63 e l'Italia Growth cala dello 0,1% a 9.077,12.

In Europa, il FTSE 100 di Londra è in ribasso dello 0,1% a 7.641,83, il CAC 40 di Parigi sale dello 0,1% a 7.391,51 e il DAX 40 di Francoforte cede lo 0,5% a 16.121,87.

Recordati guida le blue chip di Piazza Affari con un rialzo del 3,3% il giorno dopo aver comunicato di aver siglato un accordo con GSK per la commercializzazione di Avodart Combodart/Duodart in 21 Paesi, principalmente in Europa, a esclusione di quelli in cui GSK ha già in essere accordi di distribuzione.

Avodart e Combodart/Duodart sono prodotti commercializzati in formulazione orale e indicati per il trattamento dei sintomi, da moderati a gravi, dell'iperplasia prostatica benigna e per la riduzione del rischio di ritenzione urinaria acuta e di intervento chirurgico in pazienti con sintomi da moderati a gravi di IPB.

Recordati effettuerà un pagamento up-front di EUR245 milioni, e inizierà a registrare progressivamente ricavi e margini paese per paese a seguito del completamento delle necessarie attività di transizione.

Bene le banche, con MPS e Intesa migliori del comparto, entrambe su dello 0,6%, mentre flette ancora STMicroelectronics, in calo dello 0,8%.

Peggio di tutti fa Leonardo, in rosso dell'1,2%.

Sul Mid-Cap, Buzzi guida i rialzisti in avvio grazie a un guadagno del 2,6% mentre sono diversi i titoli non interessati da negoziazioni in avvio di scambi.

Non è tra questi OVS, che cala dello 0,1% e che ieri ha comunicato di aver acquistato 236.084 azioni ordinarie proprie tra il 13 e il 19 luglio. Le azioni sono state rilevate al prezzo medio unitario di EUR2,5194, per un controvalore complessivo di EUR594.780,96. A oggi, la società detiene 19,1 milioni di azioni proprie, pari al 6,6% del proprio capitale sociale.

Male, in avvio, WIIT, giù del 3,3%, e Sesa, in rosso dell'1,5%. Quest'ultima ha fatto sapere martedì di aver riportato al 30 aprile ricavi per EUR2,90 miliardi da EUR2,38 miliardi dell'anno precedente e in aumento del 21%.

Inoltre, la società ha fatto sapere di aver chiuso l'esercizio con un utile netto adjusted di pertinenza del gruppo pari a EUR100,1 milioni, in crescita del 21% annuo rispetto a EUR82,7 milioni al 30 aprile 2022. L'utile netto è risultato pari a EUR90,2 milioni da EUR78,6 milioni al 30 aprile 2022. L'Ebitda è pari a EUR209,4 milioni da EUR167,7 milioni, l'anno prima.

Tra le società a bassa capitalizzazione, Tinexta cala dello 0,6% dopo aver perfezionato l'acquisizione del 65% di Ascertia per EUR21,4 milioni.

Ascertia è un player di riferimento nel mercato del digital trust, con sede a Londra e società negli Emirati Arabi Uniti e in Pakistan, ed è stata rilevata tramite la controllata InfoCert.

Trevi Finanziaria Industriale cede lo 0,5% dopo che che Anna Zanardi si è dimessa da presidente del consiglio d'amministrazione per sopraggiunte ragioni di carattere personale. La Zanardi, che non detiene azioni della società, cesserà l'incarico quando Trevi avrà nominato un successore.

Bialetti Industrie è in parità dopo aver ceduto Aeternum a Illa - in rialzo del 12% sull'Italia Growth - per EUR3,8 milioni. Aeternum ha generato, nel 2022, ricavi netti per EUR11,7 milioni e un un Ebitda di EUR2,1 milioni.

Tra le PMI, ISCC Fintech non scambia ancora. La società ha fatto sapere giovedì che è stato perfezionato il contratto preliminare per l'acquisto di un portafoglio di crediti NPL unsecured individual riconducibile al mercato secondario e finanziario, dal valore nominale di circa EUR6 milioni.

Lo stock è composto da 1.509 posizioni, derivanti prevalentemente da contratti di origine bancaria/finanziaria.

"L'operazione di acquisto di portafogli di crediti in sofferenza consolida il ruolo di ISCC Fintech nel segmento degli NPL, aumentando il portafoglio della società a circa EUR819,5 milioni, per un totale di circa 107.754 posizioni", ha commentato l'amministratore delegato di ISCC Fintech, Gianluca De Carlo.

Portobello crolla dell'11% dopo aver ricevuto notifica un decreto di sequestro preventivo emesso dalla Procura di Milano avente a oggetto somme di denaro - EUR9,8 milioni - sui rapporti accesi presso gli istituti di credito operanti con la società.

Il sequestro trae origine da una verifica fiscale condotta dall'Agenzia delle Entrate di Milano relativa ai periodi di imposta 2017-2020, conclusasi con un processo verbale di constatazione di cui è stata data notizia in sede di bilancio di esercizio della società al 31 dicembre 2022 e rispetto al quale Portobello ha instaurato da diversi mesi con l'Agenzia delle Entrate una procedura di accertamento con adesione.

Labomar cede lo 0,5% in avvio. Ieri, ha fatto sapere che, nel primo semestre, i ricavi consolidati sono risultati pari a EUR53,4 milioni, in crescita del 28% da EUR41,8 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

La performance è stata realizzata per il 52% nei mercati internazionali grazie al contributo di tutte le società del gruppo Labomar, che hanno saputo cogliere ogni opportunità di crescita, pur in un contesto che permane complesso e che vede generali segnali di rallentamento, dovuti alla pressione inflazionistica e al ridotto potere d'acquisto dei consumatori finali.

In Asia, il Nikkei ha chiuso oggi in calo dello 0,6% a 32.304,25, lo Shanghai Composite ha perso lo 0,1% a 3.167,74 mentre l'Hang Seng sale dello 0,6% a 19.046,42.

A New York, il Dow Jones ha chiuso ieri in rialzo dello 0,5% a 35.225,18, il Nasdaq ha perso il 2,1% a 14.063,31 e l'S&P 500 ha ceduto lo 0,7% a 4.534,87.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,1137 contro USD1,1140 di giovedì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale invece USD1,2892 da USD1,2849 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD80,33 al barile contro USD78,97 al barile di giovedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.970,67 l'oncia da USD1.970,28 l'oncia di ieri sera.

Nel calendario macroeconomico di venerdì, nel pomeriggio, alle 1900 CEST, dagli USA verrà pubblicato il report di Baker Hughes sugli impianti di trivellazione e, alle 2130 CEST, come di consueto il venerdì, sarà reso noto il COT Report.

Nel calendario societario, sono attesi i conti di Clabo, GPI e TrenDevice.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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