La compagnia aerea irlandese, che quest'estate ha operato più voli di qualsiasi rivale europea, ha registrato un utile di 225 milioni di euro per i 3 mesi terminati a settembre, il suo secondo trimestre.

È il primo utile trimestrale fatto segnare da Ryanair dal trimestre ottobre-dicembre 2019, prima che la pandemia colpisse i viaggi.

Ma la compagnia low-cost, la più grande in Europa, ha detto di attendersi una perdita tra i 100 e i 200 milioni di euro per l'anno fiscale al 31 marzo.

Se questo costituisce un miglioramento rispetto alla perdita di 815 milioni registrata lo scorso anno, è comunque una revisione al ribasso rispetto alla previsione di luglio in cui si indicava un dato "tra una piccola perdita e il breakeven". La stima più recente non fa cenno alla possibilità di pareggio.

"Non c'è dubbio che il resto dell'anno fiscale sarà impegnativo, l'inverno sarà duro", ha detto il Ceo del gruppo Michael O'Leary in una presentazione video.

Ma tenere i prezzi bassi e i numeri dei passeggeri alti durante l'inverno "preparerà il terreno per una ripresa molto forte" nei numeri dei passeggeri e nei prezzi dei biglietti nell'estate del 2022, ha detto O'Leary, prevedendo che i posti vuoti negli aerei passeranno da circa il 20% a meno del 10% entro la prossima estate.

La compagnia aerea si attende di ritornare redditizia nell'anno che si concluderà a marzo 2023.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi)