Il più grande vettore low-cost d'Europa ha ordinato ben 300 jet Boeing per cercare di trarre vantaggio dalla ripresa del traffico aereo dopo la pandemia COVID-19 e l'azienda vede la domanda di nuove rotte nell'Europa orientale.
"Vogliamo concentrarci molto su questa regione", ha detto a Reuters in un'intervista Alicja Wojcik-Golebiowska, country manager CEE e Baltico di Ryanair. "Vediamo che questa sarà una parte importante della nostra prossima espansione".
"In questo momento è piuttosto difficile parlare di numeri esatti, ma speriamo che l'intera regione cresca almeno del 50%", ha aggiunto.
Sebbene la Polonia sia da tempo uno dei mercati chiave di Ryanair, Wojcik-Golebiowska ha detto che la compagnia sta ora raddoppiando la sua attenzione su altri Paesi della regione.
"Vediamo che l'Europa centrale e orientale è rimasta un po' indietro negli ultimi anni. Vogliamo quindi recuperare terreno in questa regione per metterla al passo con i nostri mercati più sviluppati, come la Spagna, l'Italia o la Polonia", ha detto.
La compagnia aerea low cost ungherese Wizz Air sarà il suo principale concorrente, in quanto offre tariffe economiche simili, oltre a collegamenti con il Medio Oriente.
Alla domanda su come il vettore irlandese intenda competere, Wojcik-Golebiowska ha risposto che utilizzerà "le nostre migliori tariffe, con la nostra migliore puntualità, e anche assicurandoci di non avere ritardi e cancellazioni".
Ha detto che la compagnia punta anche a una posizione dominante in Paesi come Romania, Bulgaria e Ungheria.
"Abbiamo intenzione di farlo offrendo più rotte, tariffe migliori e più scelte di viaggio per i nostri passeggeri", ha detto.
Le compagnie aeree in Europa hanno registrato prenotazioni estive robuste nonostante l'inflazione elevata e le prospettive economiche incerte e Wojcik-Golebiowska ha detto che Ryanair è fiduciosa di evitare gli scioperi che hanno contribuito alle interruzioni dei viaggi nel 2022.
"Attualmente non prevediamo di avere controversie con i sindacati e con i nostri attuali dipendenti", ha dichiarato. (Relazioni di Alan Charlish a Varsavia e Joanna Plucinska a Londra, a cura di Mark Potter)