ZURIGO (awp/ats) - La Banca nazionale svizzera (BNS) corregge al rialzo le sue previsioni sull'andamento dell'inflazione nella Confederazione: il rincaro dovrebbe attestarsi al +3,0% quest'anno e al +2,4% nel 2023, a fronte di rispettivamente +2,8% e +1,9% ipotizzati tre mesi or sono.

Per il 2024 la stima è stata lievemente ritoccata dal +1,6% al +1,7%, emerge dalle indicazioni fornite oggi al termine del tradizionale esame trimestrale della situazione economica e monetaria, un'occasione in cui l'istituto di Thomas Jordan ha portato il tasso guida in territorio positivo, al +0,5%.

L'inflazione è salita al 3,5% in agosto e a breve termine rimarrà probabilmente accentuata, mettono in guardia gli esperti della BNS. Il recente incremento è riconducibile soprattutto al rincaro di beni, in particolare energetici e alimentari.

La banca fa anche sapere che continuerà a seguire attentamente gli sviluppi sul mercato ipotecario e immobiliare. Sia i prestiti ipotecari che i prezzi delle case unifamiliari e degli appartamenti di proprietà sono ulteriormente cresciuti negli scorsi trimestri, mentre dagli ultimi dati disponibili si colgono segnali di un rallentamento nei prezzi degli immobili residenziali a reddito.