BERNA/ZURIGO (awp/ats) - Tornano a scendere le riserve di divise detenute dalla Banca nazionale svizzera (BNS): in maggio hanno mostrato il primo calo dal novembre scorso. A fine mese si sono attestate a 718 miliardi di franchi, 2,7 miliardi in meno di aprile, periodo in cui erano salite di 4,5 miliardi, dopo il +37,8 miliardi di marzo, il +15,6 miliardi di febbraio e il +8,0 miliardi di gennaio.

L'insieme delle riserve (oro escluso) è passato da 733 a 730 miliardi di franchi, ha indicato oggi l'istituto sul suo sito internet. Gli sbalzi dei dati non sono inconsueti e hanno spesso a che fare con l'evoluzione dei mercati valutari. Possono però anche essere il frutto di manovre di politica monetaria.

Secondo le statistiche della BNS, a fine maggio l'euro è salito a 0,9816 franchi, da 0,9772 franchi di fine aprile (+0,5%). Nello stesso periodo, il dollaro americano è sceso a 0,9059 franchi da 0,9125 franchi (-0,7%). Dollaro ed euro rappresentano insieme quasi l'80% delle riserve valutarie.

Come noto l'istituto guidato dall'uscente Thomas Jordan ha proceduto per anni, sino alla fine del 2022, a massicci acquisti di divise, in particolare dopo l'abbandono della soglia minima di cambio con l'euro all'inizio del 2015.