BERLINO (awp/ats/ans) - È stata trovata una soluzione per Siemens Energy, il produttore tedesco di turbine eoliche in difficoltà: ora dovrebbe poter contare su un totale di 12 miliardi di euro di garanzie, di cui 7,5 miliardi pubbliche e il resto fornite da un consorzio di quattro banche e dalla casa madre, che si è fatta coinvolgere dopo una dura resistenza, sbloccando la situazione. Lo scrive il sito del settimanale Der Spiegel in linea con altri media.

Le garanzie sono necessarie per consentire all'azienda di firmare ed eseguire importanti contratti per la costruzione di linee elettriche e convertitori per turbine eoliche offshore nei prossimi anni. Il Comitato esecutivo del Consiglio di sorveglianza ha approvato il pacchetto di aiuti già giovedì scorso, rivela il settimanale annunciando per domani un "altamente probabile" via libera anche da parte del resto dell'organismo di controllo.

Siemens Energy produce centrali elettriche a gas, reti energetiche, energia eolica e ora anche impianti a idrogeno ed è considerata un fornitore importante per la transizione verso un sistema energetico più sostenibile.Tuttavia la divisione energia eolica, Siemens Gamesa, è in rosso da anni, con perdite di almeno 4,5 miliardi di euro previste solo per quest'anno.

Nonostante un portafoglio ordini di circa 110 miliardi di euro, Siemens Energy si trova quindi in una profonda crisi e il suo rating creditizio recentemente è peggiorato. Le banche, fino ad oggi, infatti non erano più disposte a fornire il livello di garanzie necessario per i grandi progetti.

La crisi è dovuta in parte a "problemi interni", ricorda il sito: fra l'altro, Siemens Energy avrebbe "gestito male" l'acquisizione dell'azienda spagnola Gamesa specializzata in turbine eoliche onshore.