La Cina si è detta preoccupata per quelle che ha definito misure discriminatorie da parte dell'Unione Europea nei confronti delle sue aziende, dopo che il blocco ha dichiarato di voler indagare sui sussidi ricevuti dai fornitori cinesi di turbine eoliche destinate ai suoi Paesi.

"Il mondo esterno è preoccupato per la crescente tendenza al protezionismo dell'Unione Europea", ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri, Mao Ning, durante un regolare briefing con la stampa, mercoledì.

"La Cina è molto preoccupata per le misure discriminatorie adottate dall'Unione Europea nei confronti delle aziende e persino delle industrie cinesi", ha detto Mao, aggiungendo che il blocco dovrebbe rispettare le regole dell'Organizzazione Mondiale del Commercio e i principi del mercato.

L'indagine, annunciata martedì, rappresenta l'ultima mossa di una spinta da parte dell'Europa e degli Stati Uniti per proteggere le loro aziende da quella che considerano una concorrenza sleale da parte delle importazioni di tecnologie pulite sovvenzionate dallo Stato dalla Cina.

Durante una visita in Cina questa settimana, il Segretario del Tesoro statunitense Janet Yellen ha dichiarato che Washington non accetterà che la sua industria venga "decimata" dalla sovraccapacità della Cina in prodotti chiave come veicoli elettrici, batterie e pannelli solari.

La Commissione Europea esaminerà le condizioni per lo sviluppo di parchi eolici in Spagna, Grecia, Francia, Romania e Bulgaria, ha dichiarato il commissario antitrust dell'UE Margrethe Vestager.

Sebbene gli operatori locali come Siemens Energy e Vestas forniscano ancora la maggior parte delle turbine eoliche nei parchi eolici europei, devono affrontare l'intensa concorrenza dei prodotti cinesi a basso costo, che minacciano la loro posizione nella corsa globale allo sviluppo di turbine più efficienti e più economiche.

La Cina ha di gran lunga la maggiore capacità di produzione di turbine eoliche al mondo, rappresentando il 60% dei 163 gigawatt (GW) a livello globale nel 2023, secondo l'associazione industriale Global Wind Energy Council, con sede a Bruxelles.

I prezzi delle turbine cinesi sono inferiori di circa il 20% rispetto ai prodotti rivali statunitensi ed europei, secondo il servizio di ricerca BloombergNEF. (Relazioni di Andrew Hayley, Liz Lee e Beijing Newsroom; Redazione di Clarence Fernandez e Miral Fahmy)