ZURIGO (awp/ats) - Vontobel ha guadagnato lievemente meno nel 2023: per riprendere quota la banca presente anche sulle piazze di Lugano e Locarno lancia un programma di risparmio che comporterà un taglio occupazionale, la cui dimensione non è però ancora nota.

Stando ai dati diffusi stamani l'anno scorso l'utile netto è sceso a 215 milioni di franchi, in flessione del 7% rispetto ai dodici mesi precedenti. I patrimoni amministrati si sono attestati a 207 miliardi di franchi, con deflussi per 3,5 miliardi.

La banca si è posta come obiettivo di ridurre i costi complessivi di 100 milioni di franchi all'anno, cioè del 10%. La riduzione dell'organico dovrebbe però essere attenuata dalle normali fluttuazioni naturali, secondo quanto affermato dal responsabile delle finanze Thomas Heinzl durante la presentazione dei conti.

Il manager non ha voluto fornire alcun dettaglio sull'entità dei tagli previsti. "Non appena avremo finalizzato il programma, forniremo ulteriori particolari su ciò che accadrà". In base a propri calcoli il portale Inside Paradeplatz avanza a cifra di possibili 300 posti da eliminare.

L'istituto - che come noto è a conduzione bicefala: a partire da quest'anno è guidato da due co-Ceo, Christel Rendu de Lint e Georg Schubiger - non è peraltro interessato dal collasso del gruppo immobiliare austriaco Signa, che ha anche importanti interessi in Svizzera e la cui bancarotta sta facendo perdere centinaia di milioni di franchi a diverse società elvetiche. Vontobel non ha effettuato rettifiche di valore o accantonamenti in relazione ai "recenti problemi del settore immobiliare", ha puntualizzato Heinzl.

La reazione della borsa alle novità odierne è stata negativa. Alle 14.00 l'azione Vontobel perdeva circa il 6%. Dall'inizio di gennaio il titolo è arretrato dell'1% e non entusiasmante è anche la performance sull'arco di un anno: -11%.

Vontobel ha le sue radici nell'agenzia di borsa F.E. Haeberli & Cie fondata a Zurigo nel 1924 e poi rilevata nel 1936 da Jakob Vontobel. Oggi è un istituto attivo a livello mondiale e specializzato nell'amministrazione patrimoniale e nella gestione di investimenti per clienti privati e istituzionali. La società, pur essendo quotata alla borsa svizzera (dal 1986), è ancora legata alla famiglia Vontobel, che controlla il 51% delle azioni: un fattore che secondo l'impresa garantisce indipendenza. L'istituto è presente in numerose sedi - fra cui due in Ticino e una nei Grigioni - che vanno da Londra ad Hong Kong, passando da Francoforte e Dubai.