Pharmaxis Ltd. ha annunciato che la rivista scientifica Nature Communications ha pubblicato i dati, sottoposti a revisione paritaria, di una collaborazione preclinica con l'Università di Heidelberg, che studia il ruolo degli enzimi lisil-ossidasi nella sindrome mielodisplastica (MDS) e l'effetto della combinazione di 5-azacitidina (5-AZA) con l'inibitore pan-lisil-ossidasi di Pharmaxis, PXS-5505. Gli autori concludono che l'aumento significativo della produzione di globuli rossi, evidenziato nei loro studi, rende molto opportuna la sperimentazione di PXS5505 in combinazione con l'attuale terapia standard nei pazienti affetti da MDS, soprattutto in quelli anemici. La MDS comprende un gruppo di tumori del sangue che condividono caratteristiche cliniche e patologiche con la leucemia mieloide acuta (AML).

La MDS si verifica più comunemente negli adulti anziani, con un'incidenza annuale che si ritiene possa raggiungere i 75 casi/100.000. I pazienti con MDS sono a rischio di anemia sintomatica, infezioni, emorragie e trasformazione in AML. L'attuale standard di cura per le MDS ad alto rischio è il trattamento con agenti ipometilanti (HMA) come 5AZA e decitabina.

Sebbene circa il 50% dei pazienti affetti da MDS risponda inizialmente agli HMA, la successiva ricaduta è quasi certa, evidenziando l'urgente necessità di composti che migliorino significativamente gli effetti benefici degli HMA. Sotto la guida del Professor WolfKarsten Hofmann e del Professor Daniel Nowak, il team dell'Università di Heidelberg, in Germania, ha riferito che: Tutti i geni LOX/LOXL, ad eccezione di LOXL1, erano significativamente sovraespressi nelle cellule del midollo osseo derivate da pazienti con MDS e altre neoplasie ematologiche correlate, rispetto ai controlli sani. Questo porta ad un corrispondente aumento dell'attività della lisil ossidasi.

La formazione di globuli rossi dal midollo osseo prelevato da questi pazienti viene significativamente ripristinata quando viene trattato con PXS5505 più 5AZA in 20/31 casi (65%) rispetto a 9/31 casi (29%) trattati con il solo 5AZA. L'aumento dei globuli rossi è stato confermato utilizzando un modello di xenotrapianto con cellule del paziente trapiantate. Questo studio ha anche dimostrato una normalizzazione delle dimensioni della milza, una riduzione delle cellule del midollo osseo con mutazioni gravi e una riduzione significativa del carico della malattia.

Lo studio di fase 2a MF101 nella MF, autorizzato dalla FDA secondo lo schema Investigational New Drug (IND), mira a dimostrare che PXS5505 è sicuro ed efficace come monoterapia nei pazienti affetti da mielofibrosi che sono intolleranti, non rispondenti o non eleggibili al trattamento con i farmaci inibitori della JAK approvati. Questo studio ha superato l'80% del reclutamento e Pharmaxis ha programmato un incontro di revisione con la FDA nel secondo trimestre del 23° anno, per discutere i dati di questo studio e le prossime fasi dello sviluppo clinico di PXS5505.