12,5

10,5

8,5

6,5

4,5

2,5

0,5

Carissimi,

lo scorso anno rinviammo di qualche settimana l'invio della lettera per cercare di capire quali conseguenze - a livello economico, naturalmente

  • avrebbe potuto avere la guerra in Ucraina. Pochi all'epoca avrebbero immaginato che a distanza di un anno si fosse ancora in una situazione di simile incertezza. Purtroppo siamo ancora lì.

Nel frattempo abbiamo scoperto l'importanza dell'Ucraina: dalla ghisa al grano, da tante materie prime a tanta manodopera, solo per citare le prime cose che vengono in mente, gli shortage sono stati molti, con con- seguenze in teoria pesanti per molte aziende.

Per non menzionare la crisi energetica che tale guerra ha scatenato.

Quasi incredibilmente molte imprese hanno però saputo reagire benis- simo, reperendo quasi tutto quello che era necessario, i governi hanno trovato soluzioni almeno temporanee al tema energetico ed infatti oggi si respira un clima ben più sereno di quello che mesi fa sembrava dover accompagnare la fine del 2022 ed anche gli anni a seguire.

Quasi tutte le partecipate di TIP hanno fatto segnare un ulteriore anno record. E TIP ha chiuso il bilancio 2022 con 139 milioni di utili.

Il grafico del titolo TIP a dieci anni riporta una storia interessante.

TITOLO TIP VERSO ALCUNI INDICI DAL 10/3/2013 AL 10/3/2023

Total return TIP a 10 anni (fonte Bloomberg): +428%

+379.9%

IT Star

+310.7%

Nasdaq

+241.7%

S&P 500 +148.1%

Dow Jones

+120.4%

FTSE MIB

+69.5%

MSCI Eur

+52.0%

Le informazioni contenute nella presente hanno carattere puramente informativo; la presente lettera non co- stituisce in alcun modo né sollecitazione del pubblico risparmio, né indicazione per eventuali acquisti.

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L'interesse della storia però, sia in termini assoluti che relativi, pur avendo finora garantito a voi soci ritorni nell'ordine del 43% medio an- nuo a dieci anni, non fa assolutamente giustizia rispetto agli attuali fon- damentali economici, patrimoniali e valutativi del gruppo TIP.

Lo sconto sul V.I.N.1 - cioè da anni la nostra interpretazione del Net Asset Value - resta a livelli altissimi, assurdi, malgrado i nostri sforzi nello spiegare continuamente che pochissime società in Europa hanno al contempo un livello di eccellenza, di redditività, di crescita, di diver- sificazione e di track record come le nostre.

Società quotate

Ricavi

Ebitda

PFN /

2022 vs

margin Adj.

Ebitda Adj.

2021

2022

8,8%

24,8%

1,6x

1,3%

10,3%

0,5x

31,1%

18,6%

Liquidità

29,5%

23,7%

1,1x

27,2%

34,4%

Liquidità

1

11,0%

11,3%

1,0x

26,2%

9,3%

1,0x

2

22,3%

21,1%

Liquidità

3

17,4%

7,3%

Liquidità

Media

19,4%

17,9%

1

Ricavi per il FY 2022 (chiusura gennaio 2023) - Ebitda consensus

Bloomberg

2

Ricavi per il FY 2022 - Ebitda consensus Bloomberg

3

Ricavi ed Ebitda sono dati di guidance

(aprile 2023) comunicati dal

Gruppo Sesa - PFN da consensus Bloomberg

Società non quotate

Ricavi

Ebitda

PFN /

2022 vs

margin Adj.

Ebitda Adj.

2021

2022

4

50,8%

4,2%

2,7x-2,9x,x

5

22,8%

10,0%

Liquidità

39,3%

n.d.

n.d.

10,9%

11,4%

2,9x

18,3%

25,7%

Liquidità

118,1%

n.s.

n.s.

30,2%

4,1%

n.s.

12,6%

20,6%

Liquidità

11,3%

27,3%

Liquidità

Media

34,9%

14,7%

4

Stima "What if" del management sui risultati FY ottobre 23

5

Dato di chiusura anno al 31 agosto 2022

Dall'esame della tabella e dal grafico dell'andamento del titolo, con target price degli analisti tra i 10 ed i 12 euro per azione, con plusva- lenze implicite sul capitale investito netto che agli attuali prezzi di mer- cato delle partecipate quotate superano abbondantemente il miliardo

1 V.I.N. - Valore Intrinseco Netto - calcolo interno della valutazione aggregata delle quote detenute nelle partecipate sulla base dei business plan da noi elaborati.

Le informazioni contenute nella presente hanno carattere puramente informativo; la presente lettera non co- stituisce in alcun modo né sollecitazione del pubblico risparmio, né indicazione per eventuali acquisti.

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di euro ma che sono attorno ai due miliardi se si ragiona a livello di Valore Intrinseco Netto, il corso di borsa attuale è - oggettivamente - molto penalizzato.

Infatti ai prezzi correnti il portafoglio di TIP (netto debiti, ovviamente) vale quasi due miliardi, cifra che implica circa 1,4 miliardi di euro di plu- svalenze, mentre ai valori da noi ottenuti valutando bene le loro pro- spettive gli asset possono valere oltre 3 miliardi. Come può un gruppo che ha questi numeri, che anche nel corso del 2022 ha avuto una reddi- tività notevole ed ulteriormente crescente, capitalizzare solo 1,4 mi- liardi ? Non riusciamo a spiegarcelo. Anche perché i maggiori crolli os- servati su molti mercati nel 2022 sono da attribuirsi agli eccessi di va- lutazione sulle aziende tecnologiche, non ai titoli di società solide come Prysmian, Moncler, Interpump, OVS, Roche Bobois, Sesa o Ampli- fon, che proprio in questo periodo stanno avendo ottime performance.

Peraltro il Gruppo TIP ha anche investimenti in società non quotate come Alpitour, Azimut Benetti, Bending Spoons, Beta, Chiorino, Limonta, solo per citarne alcune delle maggiori, che confermano ulteriormente i livelli di solidità, eccellenza e leadership, una redditività ai vertici dei relativi settori e soprattutto notevoli ulteriori potenzialità.

Inoltre, per un'analisi ancora più completa, la diversificazione setto- riale e di anzianità per TIP sono altri aspetti da tenere ben presenti.

V.I.N. - VALORE INTRINSECO NETTO

VIN per settore

INDUSTRIA E SALUTE

37%

IT, DIGITAL, INNOVAZIONE

16%

LUSSO E DESIGN

18%

APPAREL, HIGH-END FOOD

13%

TURISMO

5%

ALTRO

11%

VIN per anno di investimento

PRE 2008

17%

2,6 MILIARDI

DAL 2009/2010

3%

DAL 2011/2012

7%

14 EURO PER

DAL 2013/2014

9%

AZIONE

DAL 2015/2016

9%

> 2 MILIARDI DI

DAL 2017/2018

10%

PLUSVALENZE

(sul capitale investito netto)

DAL 2019/2020

25%

DAL 2021/2023

20%

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In realtà, a parte il dispiacere per voi e per noi, sull'andamento del ti- tolo TIP, la cosa da sempre più importante, cioè l'andamento delle par- tecipate, continua ad essere ottimo; i loro record del 2021 sono stati quasi sempre superati da fatturati in ulteriore crescita e da redditività in aumento, facendo del 2022 un esercizio eccezionalmente buono, mal- grado le ombre che tutti vedevano nei mesi scorsi.

La struttura completa del gruppo ad oggi è la seguente:

Società quotate

Società non quotate

StarTIP

11

Leader a livello mondiale

4

Leader a livello europeo

10

Leader a livello nazionale

In termini aggregati le società del gruppo TIP hanno chiuso il 2022 con oltre 120.000 persone, un fatturato di oltre 37 miliardi ed una redditi- vità percentuale media a livello di Ebitda che (togliendo Alpitour che fa parte di un settore, oltre che di un periodo particolare) supera il 16%, per oltre 5 miliardi in valore assoluto.

A coloro che ritengono che il 2022 sia stato un anno eccezionalmente buono solo grazie alle diffuse quanto temporanee volontà di spendere ed investire che hanno caratterizzato gran parte del mondo post pande- mia rispondiamo che gli ordini di quasi tutte le nostre imprese sono at- torno ai livelli massimi di sempre, per cui almeno per il momento la do- manda in moltissimi settori resta vivace ed abbiamo la percezione che non ci possa a breve essere una forte recessione. Semmai si potrà vedere

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un rallentamento della crescita con il consolidamento, peraltro sano, dei risultati record finora ottenuti. Le aziende forti e leader di mercato non dovrebbero poi essere più di tanto colpite dall'impennata dell'in- flazione in corso e le più recenti diminuzioni nei prezzi di molte materie prime stanno facendo mantenere alte le marginalità.

In Italia il governo insediatosi da pochi mesi ha certamente segnato, all'inizio, un punto a proprio favore rinominando il ministero dello svi- luppo economico come "delle imprese e del Made in Italy", dando così un segnale di attenzione a quel mondo in cui operiamo da decenni e che - come più volte menzionato - non ha quasi mai potuto godere di partico- lari attenzioni da parte di esecutivi precedenti. Ovviamente un nome non

  • un programma, per cui dovremo vedere se, sul piano pratico, questo governo ha veramente voglia di operare nell'interesse delle imprese del nostro paese, rafforzando in particolare gli esportatori.

Sarebbe una svolta epocale quanto importante perché la base manifat- turiera italiana continua ad essere l'elemento di maggior forza dell'in- tero sistema economico e, dopo anni di disattenzione per non dire di vera e propria avversità, una spinta in questo senso potrebbe contribuire a rilanciare assai bene l'industria italiana. Industria che nel post Covid si

  • dimostrata ben più dinamica di quelle di altri paesi, anche di quelli sto- ricamente più strutturati e considerati più robusti. La nostra flessibi- lità - unitamente ad una revisione delle supply chain con l'Asia - ha in- fatti premiato e la minore dimensione delle aziende è stata utile. Dob- biamo però capitalizzare su queste forze.
  • peraltro vero che l'impresa italiana, al pari di quelle di molti altri paesi, ha potuto beneficiare di moratorie, finanziamenti garantiti e forme varie di aiuti statali. Ciò ha aiutato, molto. Adesso però le nostre im- prese - spinte dalla vivacità della domanda - devono dimostrare di saper tornare alla normalità e di mettersi in condizione di poter rimborsare i debiti (in più) erogati per far fronte alle conseguenze della pandemia.

Altro auspicio a livello di orientamenti politici è che vengano final- mente messi in atto strumenti per favorire l'avvicinamento del risparmio privato verso le imprese, dando nuova linfa ai PIR ed a tutte quelle categorie di prodotti che possano da una parte far partecipare i privati alla crescita delle aziende e, dall'altra, integrare quella carenza di

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TIP - Tamburi Investment Partners S.p.A. published this content on 17 March 2023 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 17 March 2023 08:35:09 UTC.