(Alliance News) - Archiviata la due giorni di banche centrali, con la Federal Reserve che ha alzato i tassi dello 0,25% e la Banca Centrale Europea e la Bank of England che hanno operato rialzi di mezzo punto ciascuna, venerdì l'interesse torna a spostarsi sui dati macro.

In attesa di conoscere l'andamento dei comparti dei servizi dell'Eurozona e del Regno Unito, l'indice PMI Caixin per il settore dei servizi cinese è salito a 52,9 a gennaio 2023 da 48,0 a dicembre, secondo i dati pubblicati venerdì da S&P Global.

Si è trattato della prima crescita del settore dei servizi dallo scorso agosto, sostenuta dal recente sblocco delle limitazioni dovute alla pandemia e dal picco più rapido del previsto dei contagi.

Sempre in Asia, l'indice au Jibun Bank per il settore dei servizi del Giappone è stato rivisto al ribasso a 52,3 nel mese di gennaio 2023 rispetto alle stime preliminari di 52,4.

L'ultimo risultato ha fatto seguito al 51,1 di dicembre 2022, segnando il quinto mese consecutivo di espansione del settore dei servizi e il ritmo più veloce dall'ottobre dello scorso anno, grazie al National Travel Discount Programme.

I futures di IG danno il FTSE Mib in calo di 92,5 punti o dello 0,3% dopo aver chiuso in rialzo dell'1,5% a 27.100,62 la seduta di giovedì.

Il FTSE 100 di Londra è dato in calo di 5,8 punti o dello 0,1%, il CAC 40 di Parigi è stimato in flessione di 33,5 punti o dello 0,5% e il DAX 40 di Francoforte è previsto in rosso di 60,0 punti o dello 0,4%.

A Milano, ieri sera, il Mid-Cap ha chiuso in rialzo dell'1,1% a 44.460,60, lo Small-Cap in aumento dello 0,9% a 29.945,63 mentre l'Italia Growth ha guadagnato lo 0,5% a 9.542,98.

Sul listino principale di Piazza Affari, Telecom Italia ha guadagnato il 9,5% a EUR0,2870. Come scrive Francesco Bonazzi su Alliance News, "dopo le anticipazioni di ieri sera, stamani Telecom Italia ha confermato di aver ricevuto da KKR un'offerta non vincolante per la partecipazione in una società di nuova costituzione che comprenderà il perimetro della rete fissa, compresa FiberCop, e la partecipazione di controllo di Telecom Sparkle, che detiene i cavi sottomarini e assicura, tra gli altri, i servizi internet a Israele".

"La partecipazione nella NetCo sarà di maggioranza e dall'aquisto di KKR scaturirebbe la perdita dell'integrazione verticale rispetto a TIM. Il valore dell'offerta, secondo fonti vicine all'operazione, sarebbe di EUR20 miliardi", scrive il columinist di Alliance News.

Ferrari - su del 7,3% - ha annunciato giovedì i risultati preliminari consolidati relativi al quarto trimestre e ai dodici mesi conclusi il 31 dicembre 2022, riportando un utile netto per l'intero anno pari a EUR939 milioni, in aumento del 13% rispetto all'anno precedente, quando ammontava a EUR833 milioni. Per quanto l'utile netto del quarto trimestre, questo si attesta a EUR221 milioni nel 2022 da EUR214 milioni nel quarto trimestre 2021.

Amplifon è salita invece del 7,8%, in scia al rialzo della vigilia con l'1,5%.

CNH Industrial - in calo del 7,5% - ha reso noti giovedì i risultati del quarto trimestre e dell'anno 2022, il primo come player in Agriculture e Construction, confermando che il consiglio di amministrazione intende raccomandare un dividendo annuo per azione di EUR0,36. Nei 12 mesi al 31 dicembre, il gruppo ha realizzato un utile netto pari a USD2,04 miliardi in crescita da USD1,80 miliardi del 2021.

La società ha altresì annunciato che il consiglio di amministrazione ha deciso il delisting da Euronext Milano e "che gli azionisti potranno trarre maggiori benefici dal listing sul solo NYSE", come spiega la società in una nota.

Sul Mid-Cap, Sesa è salita del 6,7%. Il titolo registra un alto volume di scambi con quasi 50.000 pezzi scambiati, contro una media giornaliera a tre mesi di 14.800 circa.

Quartieri alti anche su MutuiOnline, che ha segnato un più 5,2%. La società procede con il programma di buyback, dove da ultimo ha comunicato lunedì sera di aver acquistato azioni ordinarie per un controvalore complessivo di EUR107.000 circa.

Fra la minoranza dei ribassisti, Saras ha ceduto il 9,7%, invertendo la rotta dopo quattro sedute ribassiste.

Industrie De Nora ha chiuso in rosso del 3,5% dopo l'attivo della vigilia con il 2,9%. La company ha fatto sapere giovedì di aver esaminato i dati preliminari al 31 dicembre, facendo sapere di aver riportato ricavi consolidati per oltre EUR850 milioni da EUR615,9 milioni nel 2021 e segnando un incremento del 38%.

Sullo Small-Cap, buoni acquisti su Alkemy, che ha chiuso su del 2,7%. La società ha fatto sapere mercoledì di aver lanciato una divisione interna dedicata ai fondi, "in grado di supportare la strategia e sviluppare il business delle partecipate in portafoglio con l'obiettivo di accelerarne la crescita sfruttando al meglio tutte le leve del digitale", scome spiegato in una nota.

Eurotech è salita invece del 4,5% ,con un guadagnao mensile che si è portato al 16%.

Geox - su dello 0,5% - ha condiviso giovedì i risultati preliminari dell'anno 2022, riportando ricavi per EUR735,5 milioni in crescita del 21% da EUR608,9 milioni del 2021. La Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2022 è negativa per EUR49,8 milioni da meno EUR64,3 milioni al 31 dicembre 2021.

Sul fronte ribassista si segnala il calo di Eems, che ha ceduto lo 0,5%, replicando al rosso del 2,3% con cui ha chiuso la sessione precedente.

Fra le PMI, Almawave è salita 5,0%, in scia all'1,3% di guadagno della vigilia.

Confinvest - su dell'1,0% - ha fatto sapere giovedì di aver siglato una partnership con Fabrick - il primo attore nato in Italia con l'obiettivo di favorire l'open banking - finalizzata all'inclusione di Conto Lingotto nei servizi offerti da Fabrick.

In Asia, il Nikkei è salito oggi dello 0,4% a 27.509,46, lo Shanghai Composite è calato dello 0,7% a 3.263,41 e l'Hang Seng sta cedendo l'1,3% a 21.684,18.

A New York, alla chiusura di giovedì, il Dow ha ceduto lo 0,1% a 34.053,94, il Nasdaq è salito del 3,3% a 12.200,82 mentre l'S&P 500 ha guadagnato l'1,5% a 4.179,76.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0902 contro USD1,0917 di mercoledì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2215 da USD1,2255 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD82,18 al barile contro USD82,70 al barile di giovedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.915,85 l'oncia da USD1.919,70 l'oncia l'oncia della scorsa seduta.

Nel calendario macroeconomico di venerdì, dalle 0915 CET, sono in arrivo i PMI dei servizi e composito di Spagna, Italia, Francia, Germania ed Eurozona, nell'ordine, e del Regno Unito.

Alle 1100 CET, dall'Eurozona, è in arrivo anche l'indice dei prezzi alla produzione.

Dagli USA, alle 1430 CET, spazio alla disoccupazione e ai libri paga non agricoli, alle 1545 CET si conoscerà il PMI manifatturiero e alle 1900 CET il report da Baker Hughes sugli impianti di trivellazione.

Alle 2130 CET, come di consueto il venerdì, arriverà il COT Report.

Fra le società, attesi i risultati di Intesa Sanpaolo.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

Commenti e domande a redazione@alliancenews.com

Copyright 2023 Alliance News IS Italian Service Ltd. Tutti i diritti riservati.