Le azioni di Telecom Italia (TIM) sono scese bruscamente giovedì dopo che l'ex monopolista telefonico ha presentato le sue prospettive triennali nell'ambito di una struttura rimodellata derivante dalla vendita della rete, con gli analisti che hanno citato le preoccupazioni persistenti sul livello del debito.

Le azioni di TIM sono scese fino all'8%, toccando il minimo di tre mesi e risultando il peggior performer dell'indice bluechip italiano.

Gli analisti hanno sottolineato che il livello di debito previsto dell'impresa che emergerà dalla vendita pianificata della rete fissa nazionale di TIM era superiore alle aspettative del mercato.

"L'obiettivo di leva finanziaria di 1,6-1,7 volte [gli utili core della società] implica un aumento di circa 900 milioni di euro rispetto al livello proforma a fine 2023 di 6,15 miliardi di euro", ha scritto l'analista di Intesa Sanpaolo Andrea de Vita in una nota di ricerca. Gli analisti hanno anche notato che la società non ha incluso nell'outlook alcun piano di distribuzione di dividendi nella dichiarazione rilasciata nella tarda serata di mercoledì.

Il livello di debito più alto del previsto potrebbe essere legato ai flussi di cassa in uscita per la politica dei dividendi dell'attività brasiliana, nonché agli oneri finanziari e ai costi di ristrutturazione, secondo Domenico Ghilotti di Equita.

TIM ospiterà una giornata dedicata agli investitori giovedì, fornendo i dettagli della strategia triennale, che prevede un aumento dell'8% degli utili core su base annua composta nei prossimi tre anni.

Con un valore fino a 22 miliardi di euro (24 miliardi di dollari) e con il sostegno del Governo italiano, la vendita della rete di TIM a KKR è l'asse centrale degli sforzi dell'amministratore delegato Pietro Labriola per rimodellare il gruppo.