La maggiore compagnia telefonica italiana ha registrato un Ebitda-Al (utili al netto di interessi, imposte, ammortamenti e leasing) di 1,31 miliardi di euro nel periodo luglio-settembre.

Il dato è in linea con il consensus degli analisti fornito dalla società e in calo rispetto agli 1,48 miliardi di euro di un anno fa.

I ricavi in Italia, dove l'ex monopolio telefonico realizza la maggior parte del fatturato, sono scesi del 5,3% a 2,92 miliardi di euro, in linea con le attese.

Nel confermare le previsioni per l'anno in corso, Tim ha detto che l'Ebitda-Al calerà di una percentuale "low teens".

Il debito netto adjusted è aumentato del 15% rispetto all'anno precedente a 25,5 miliardi di euro alla fine di settembre.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)