Telecom Italia, utili in calo, aumenta debito netto
10 novembre 2022 alle 08:47
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MILANO (Reuters) - Telecom Italia ha comunicato ieri sera di aver chiuso il terzo trimestre con un Ebitda After Lease in calo dell'11,2%, a causa della contrazione dei ricavi nazionali che ha superato i tagli dei costi che ha superato i tagli dei costi e il contributo della controllata brasiliana.
La maggiore compagnia telefonica italiana ha registrato un Ebitda-Al (utili al netto di interessi, imposte, ammortamenti e leasing) di 1,31 miliardi di euro nel periodo luglio-settembre.
Il dato è in linea con il consensus degli analisti fornito dalla società e in calo rispetto agli 1,48 miliardi di euro di un anno fa.
I ricavi in Italia, dove l'ex monopolio telefonico realizza la maggior parte del fatturato, sono scesi del 5,3% a 2,92 miliardi di euro, in linea con le attese.
Nel confermare le previsioni per l'anno in corso, Tim ha detto che l'Ebitda-Al calerà di una percentuale "low teens".
Il debito netto adjusted è aumentato del 15% rispetto all'anno precedente a 25,5 miliardi di euro alla fine di settembre.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)
Telecom Italia S.p.A. è il primo operatore di telecomunicazioni italiano. Il fatturato (al netto delle attività di prossima cessione) per attività è ripartito come segue:
- servizi di telecomunicazione (91,8%): servizi di telefonia fissa, di telefonia mobile, di trasmissione dati, di accesso a Internet, ecc.;
- produzione e vendita di materiale per ufficio e terminali (8,2%; Olivetti): stampanti digitali, fax, terminali (per giochi, voto elettronico, ecc.).
La ripartizione geografica del fatturato è la seguente: Italia (72,9%) e Brasile (27,1%).