Il debito netto proforma di Telecom Italia (TIM), a seguito della prevista vendita della rete fissa, salirà a circa 7,5 miliardi di euro (8,21 miliardi di dollari) entro la fine del 2024, ha dichiarato l'azienda dopo una riunione speciale del Consiglio di Amministrazione per analizzare un'ondata di mercato delle sue azioni.

Il flusso di cassa netto dovrebbe essere pari a circa zero nel 2025 e a circa 500 milioni di euro nel 2026, ha dichiarato l'ex monopolio telefonico in un comunicato di lunedì.

I dettagli sono stati rilasciati dopo una riunione di domenica, che ha affrontato il routing del mercato della scorsa settimana, dopo la presentazione della sua strategia triennale.

Il debito è stato a lungo considerato come uno dei fattori che frenano TIM, insieme alla dura concorrenza nel suo mercato domestico.

Giovedì gli analisti avevano sottolineato che il livello di debito previsto per l'impresa che emergerà dalla cessione della rete fissa nazionale dell'azienda, che TIM prevede di completare a metà di quest'anno, era superiore alle aspettative del mercato.

Il debito netto proforma del gruppo - dopo la vendita della rete - era di circa 6,1 miliardi di euro alla fine dello scorso anno.

"La differenza del debito è dovuta principalmente ad alcune operazioni ordinarie, tra cui l'EBITDA AL al netto degli investimenti, gli oneri finanziari, la performance del capitale circolante netto (NWC), le minoranze di TIM Brasil e gli oneri fiscali e di altro tipo", ha detto TIM.

Il debito sarà anche influenzato dalla vendita della rete fissa nazionale di TIM, come i costi di separazione, l'impatto del potenziale adeguamento dei prezzi e le voci aggiuntive relative al capitale circolante netto, ha aggiunto.

Il flusso di cassa netto dovrebbe raggiungere circa 0,4 miliardi di euro nel 2025 e 0,8 miliardi di euro nel 2026.

TIM ha confermato le sue prospettive per il 2024-2025 e ha detto che potrebbe esserci un potenziale rialzo delle sue previsioni grazie agli earn-out legati alla vendita della rete fissa e alla potenziale cessione di Sparkle, l'unità sottomarina per la quale il Tesoro italiano ha presentato un'offerta.

(1 dollaro = 0,9141 euro) (Relazione di Cristina Carlevaro; Redazione di Giulia Segreti e Sherry Jacob-Phillips)