MILANO (MF-DJ)--L'offerta di Kkr per Tim non è ancora stata lanciata che già c'è chi parla di rilancio. E così, se l'opa a 50 centesimi non era riuscita ieri a sostenere il titolo Telecom, c'è ora chi scommette su un nuovo rally. Le azioni di Tim martedì 23 hanno rifiatato dopo la corsa del giorno prima chiudendo in calo del 4,72% a 0,43 euro.

In sostanza il prezzo «meramente indicativo» messo nero su bianco dal fondo Kkr per la società di telecomunicazioni prevede ancora un premio rispetto alla chiusura di ieri, premio che inoltre potrebbe ulteriormente alzarsi. Sul mercato molti hanno letto la flessione di ieri come prese di beneficio fisiologiche in attesa di nuovi rally, ma quasi tutti hanno sottolineato anche l'incertezza che aleggia sull'offerta, il cui buon esito è legato a molte incognite. Va detto che in serata circolava un'indiscrezione che vorrebbe in realtà l'operazione già conclusa nella sostanza (non nel prezzo), trovando conferme a Roma in ambienti vicini alla politica. Il senso del messaggio é: pensate che un fondo preparato ed esperto come Kkr invii una proposta del genere senza avere sondato prima la politica, correndo il rischio di farsi bocciare? La domanda è legittima, considerando lo standing del gruppo americano. Se però la proposta deve essere giudicata dal mercato, del mercato fa parte anche Vivendi, che fino a prova contraria ha pagato a caro prezzo (col senno di poi) il 24% di Tim e potrebbe legittimamente non consegnare le azioni all'opa. Il messaggio dei francesi è stato chiaro: l'offerta di 0,5 euro per azione non riflette il valore di Tim.

Come a dire che un'altra proposta più alta potrebbe invece essere presa in considerazione. E proprio per questo Kkr, come riportato da Bloomberg in serata, starebbe valutando con i propri consulenti un eventuale rilancio a 0,7-0,8 euro proprio per convincere anche i francesi a consegnare le azioni. Fonti vicino al dossier ricordano però che al momento Kkr è totalemte e solamente focalizzata sull'offerta presentata al board il 21 novembre. In vista c'è il cda convocato per venerdì 26 che in teoria, prima della manifestazione di interesse di Kkr, si immaginava dovesse essere un board delicato per l'ad Luigi Gubitosi. Alcuni consiglieri avevano infatti inviato lettere (separate tra loro e con contenuti e toni diversi) al presidente Salvatore Rossi, chi per contestare l'operato del ceo chiedendone un voto di sfiducia (Vivendi), chi invece semplicemente manifestando preoccupazione per l'andamento del conti. Al momento però sembra improbabile che venerdì i membri del board possano sfiduciare Gubitosi, a maggior ragione visto il momento delicato per l'azienda.

fch

(END) Dow Jones Newswires

November 24, 2021 02:05 ET (07:05 GMT)