ROMA (MF-DJ)--Split della rete (Netco) dai servizi commerciali offerti ai clienti finali (ServiceCo) mantenendo in quotazione le due società. Questo, scrive Il Messaggero, lo schema base che oggi Pietro Labriola dovrebbe illustrare nel corso della riunione del cda per una prima informativa sul working progress del progetto di scorporo della rete che, dopo tante false partenza, potrebbe finalmente decollare.

Venerdì 21 è in calendario un cda vero che dovrebbe nominare Labriola ad. Gli altri dettagli della scissione proporzionale saranno oggetto di discussione fra i consiglieri rappresentanti degli azionisti, riguardo il bilanciamento fra le due società dei debiti e dipendenti.

Rispetto alle prime proiezioni che ricalcavano il progetto in cantiere di Luigi Gubitosi di moltiplicare le scissioni in almeno 5 società, si è preferito per valutazioni industriali, economiche e soprattutto fiscali, ripiegare su uno sdoppiamento in due. I tempi di realizzazione si aggirano sui 18 mesi e FiberCop potrà completare la partecipazione alle gare del Pnrr prima di essere fusa. Quindi potrebbe vedere la luce la rete unica sponsorizzata da Cdp mediante fusione tra Netco e Open Fiber.

Le varie opzioni prevedono che la prevalenza dei debiti e dei dipendenti venga trasferita alla newco della rete: su 18 miliardi netti di passività, ne verrebbe spostato circa il 60% (oltre 10 miliardi) perchè le società infrastrutturali riescono a sostenere un livello di indebitamento con un multiplo dell'ebitda sensibilmente più alto di una società di servizi. E infatti il margine lordo della Netco dovrebbe essere di almeno 2 miliardi in funzione anche dei perimetri che verranno definiti. E la ServiceCo avrà altri 2 miliardi di ebitda.

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January 18, 2022 02:39 ET (07:39 GMT)