Le azioni australiane sono salite giovedì grazie ai guadagni dei pesi massimi dei minatori e delle banche, mentre i trader si sono preparati per i dati cruciali sull'inflazione degli Stati Uniti, previsti più tardi nel corso della giornata, sperando di ricevere indicazioni sulla posizione della Federal Reserve in merito al taglio dei tassi.

L'indice S&P/ASX 200 è salito dello 0,9% a 7.887,40 alle 0048 GMT. Il benchmark ha chiuso in ribasso dello 0,2% mercoledì.

A livello globale, gli operatori di mercato hanno puntato gli occhi sulla lettura dell'inflazione statunitense. Un dato favorevole sull'indice dei prezzi al consumo rafforzerebbe le possibilità di un taglio dei tassi da parte della banca centrale più influente del mondo.

A Sydney, i minatori di riferimento hanno guadagnato fino all'1,2%, con il colosso minerario BHP Group che ha aggiunto lo 0,3%.

Il sottoindice dei titoli finanziari, sensibile ai tassi, è avanzato dell'1%, con le "Big Four" che sono salite tra lo 0,1% e l'1,5%.

I titoli del settore energetico hanno guadagnato fino all'1,4%, puntando alla loro migliore giornata da una settimana a questa parte.

Woodside Energy è salita dell'1,3% e Santos dello 0,2%.

Il settore sanitario ha guadagnato lo 0,8%, mentre i titoli immobiliari sono avanzati dell'1,3%.

Le aziende di tecnologia dell'informazione sono salite in tandem con i loro colleghi statunitensi, guadagnando l'1,3%.

L'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 ha guadagnato lo 0,4% a 1.996,94, toccando il massimo dal 5 giugno, un giorno dopo che la Reserve Bank of New Zealand ha mantenuto invariato il suo tasso di liquidità ma ha segnalato possibili tagli dei tassi in futuro.

Il produttore lattiero-caseario Synlait Milk ha registrato un'impennata dopo che il suo azionista, nonché cliente chiave della società lattiero-casearia a2, ha dichiarato che avrebbe votato a favore dell'ingresso di Synlait in un prestito.