Il principale indice azionario canadese legato alle materie prime ha chiuso in rialzo martedì, recuperando il calo precedente, grazie ai guadagni delle azioni del settore energetico e dell'estrazione dell'oro, che hanno compensato la debolezza dei titoli finanziari in seguito al mancato guadagno di Bank of Nova Scotia.

L'indice composito S&P/TSX della Borsa di Toronto ha chiuso in rialzo di 4,11 punti a 20.036,77, dopo aver toccato il livello intraday più basso in due settimane.

Il settore energetico è salito dello 0,8%, mentre il prezzo del petrolio è salito del 2,1% a 76,41 dollari al barile, grazie alla possibilità che l'OPEC+ estenda o approfondisca i tagli all'offerta.

Il gruppo dei materiali, che comprende i minatori di metalli preziosi e di base e le società di fertilizzanti, ha guadagnato il 2,5%, mentre l'oro è salito ai massimi di oltre sei mesi, spinto dalla ritirata del dollaro americano e dalle aspettative che la Federal Reserve statunitense abbia finito di aumentare i tassi di interesse.

Le azioni di Bank of Nova Scotia sono scese del 4,4% dopo che l'istituto di credito ha mancato le stime sugli utili del quarto trimestre, mentre il settore finanziario ha perso lo 0,8%.

Le azioni di First Quantum Minerals Ltd hanno perso lo 0,8% dopo che la Corte Suprema di Panama ha stabilito che il contratto del minatore per gestire una lucrativa miniera di rame nella nazione centroamericana è incostituzionale.

Il TSX è sulla buona strada per un progresso mensile del 6,2%, che sarebbe il più grande da gennaio, grazie alla crescente speranza che i tassi d'interesse globali abbiano raggiunto il loro picco.

Il rapporto sul prodotto interno lordo (PIL) del terzo trimestre del Canada e i numeri sull'occupazione di novembre, alla fine di questa settimana, potrebbero offrire indizi sulle prospettive dei tassi di interesse della Banca del Canada. (Relazioni di Fergal Smith a Toronto e di Shashwat Chauhan a Bengaluru; Redazione di Marguerita Choy)