L'istituto ha riportato un utile di 1,07 miliardi di dollari, pari a 3,08 dollari per azione, nei tre mesi a fine giugno rispetto ai 2,79 miliardi di dollari, pari a 7,73 dollari per azione, dell'anno precedente.

Sui conti pesano svalutazioni per 504 milioni di dollari legate all'attività di GreenSky, e 485 milioni al real estate.

Il ciclo di dieci rialzi consecutivi dei tassi da parte della Federal Reserve ha impattato sull'economia, con molti banchieri che prevedono un rallentamento nel secondo semestre.

Ciò ha impedito al mercato M&A di riprendere slancio, sebbene abbia iniziato a mostrare qualche segno di ripresa.

Le commissioni derivanti dall'investment banking nel trimestre sono scese del 20% a 1,43 miliardi di dollari. I ricavi da trading sul reddito fisso, valute e materie prime sono calati del 26%, mentre quelli sulle azioni sono rimasti sostanzialmente invariati.

Greensky, fintech attiva nei prestiti al consumo per progetti di ristrutturazione delle abitazioni, è stata acquisita da Goldman nel settembre 2021 in un'operazione carta contro carta da 2,24 miliardi di dollari, conclusa un anno fa.

Ad aprile il Ceo David Solomon aveva detto agli analisti che GreenSky è una "buona attività", ma che la banca potrebbe non essere il "miglior detentore a lungo termine di questa attività", date le sue priorità strategiche.

I risultati di Goldman arrivano a chiusura di un trimestre forte per le grandi banche statunitensi, che ha evidenziato un'economia resiliente ma ha offerto ulteriori prove del fatto che gli alti costi di finanziamento inizieranno a pesare sulla domanda di prestiti nel corso dell'anno.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing XXX)