Mentre la divisione camper brilla, anche le vendite di case mobili (+18%) sono in una fase dinamica. Hanno invece sofferto le vendite di caravan (-13%) e di accessori per veicoli ricreazionali (-10%). Le vendite di rimorchi sono diminuite del 5% dopo che il calo dei prezzi dell'acciaio è stato trasferito ai clienti. Il Q1 copre i mesi di settembre, ottobre e novembre (Trigano chiude a fine agosto).

L’azienda continua a beneficiare di quello che il management definisce un andamento demografico favorevole e di una clientela meno sensibile agli alti e bassi dell'economia. Benché i distributori abbiano rimesso in sesto le scorte, nel breve termine il livello del portafoglio ordini "rimane elevato e sta saturando la capacità produttiva per la stagione 2023/2024". Trigano ha pertanto una buona visibilità sulla sua crescita, pur sottolineando che il livello dei margini le permetterebbe di effettuare operazioni promozionali, se necessario. Il management rimane alla ricerca di opportunità di crescita esterne per completare la propria gamma o la catena di produzione, in attesa della risposta dell'Autorità francese per la concorrenza all'acquisizione di BIO Habitat da Bénéteau.

Un solido inizio d'anno

Dopo i risultati, il titolo ha guadagnato il 2% alla Borsa di Parigi. "Trigano parte forte", titolava Portzamparc questa mattina. La società di ricerca ha anche alzato il suo obiettivo di fatturato annuale e consiglia l'acquisto con un target di 191 euro per azione.

Trigano è ancora un titolo di alta qualità, che beneficia di una valutazione storica modesta, con un P/E di circa 8 per l'esercizio trascorso e i successivi, rispetto a 12,5 volte su 10 anni. Si muove negli standard dell’industria automobilistica, nonostante i margini più elevati.

Dopo uno sfrenato trend rialzista tra il 2013 e il 2021, il titolo ha sofferto, come il resto delle mid cap europee.