LOSANNA (awp/ats) - I giornalisti di 20 Minutes, le matin.ch e Sport-Center chiedono alla direzione di TX Group di prolungare di dieci giorni il periodo di consultazione e di contattare la Fondazione Aventinus, proprietaria del gruppo Le Temps, per chiedere un aiuto. Il 25 ottobre, TX Group ha annunciato il taglio di 28 posti di lavoro nelle sue tre redazioni, che ora contano 104 persone.

"Senza l'approvazione dell'associazione del personale, la direzione ha deciso di porre fine a tale fase questo venerdì sera. Lo 'sportello' per le partenze volontarie si chiuderà domenica alle 23.59. Dopodiché il dado sarà tratto e la direzione potrà procedere ai licenziamenti come meglio crede", ha scritto in una nota odierna l'associazione del personale.

Quest'ultima ha spiegato di aver presentato quindici proposte di risparmio. Quattordici sono state respinte, si legge nel comunicato stampa. Solo la riduzione volontaria dell'orario di lavoro dei dipendenti è stata parzialmente accettata.

Necessaria una richiesta ufficiale

Parallelamente l'associazione del personale ha esplorato la possibilità di trovare nuove fonti di entrate. A tal fine si è rivolta alla Fondazione Aventinus, il cui obiettivo è sostenere la diversità e la qualità della stampa francofona nella Svizzera romanda.

L'8 novembre l'associazione del personale ha incontrato François Longchamp, presidente della Fondazione. "Ha confermato che le testate 20 minutes, matin.ch e Sport-Center soddisfano tutti i criteri per essere prese in considerazione per il finanziamento: stampa di qualità in lingua francese distribuita nella Svizzera romanda. Tuttavia, ci sono due condizioni: la richiesta deve essere fatta dalla direzione delle testate e i loro conti certificati devono essere comunicati alla Fondazione", viene precisato.

La risposta è stata inviata il 9 novembre alla direzione di TX Group che l'ha trasmessa a Pietro Supino, presidente del Consiglio di amministrazione di TX Group. "Da allora non abbiamo ricevuto alcuna notizia", dichiarano i giornalisti. Inoltre, affermano che la loro richiesta di una proroga di dieci giorni del periodo di consultazione è stata rifiutata.