MILANO (MF-DJ)--"È iniziata la solita manfrina all'italiana. Cose dette a mezza bocca e situazioni verso le quali non si va mai veramente fino in fondo. In queste ultime ore ho notato e ho percepito un certo rallentamento di entusiasmo da parte di Unicredit, perché probabilmente vuole più risorse da parte del governo. Il Mef ha le idee estremamente chiare, e vuole risolvere al più presto il problema Mps, cedendo il 64% della stessa banca".

Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato da Class Cnbc. "Si è parlato di mantenere Mps e il suo marchio autonomi fino a tre anni, ma io credo che non si supererà un anno. Ho notato che la politica regionale e locale in questi ultimi giorni ha parlato sempre di meno, quindi sono certo che siano in corso contatti per far digerire un' operazione dove alla base di tutto c'è una impostazione di partenza che vede Monte dei Paschi non reggersi in piedi da sola. Una impostazione questa che noi non abbiamo mai condiviso. Noi non accetteremo mai un piano industriale lacrime e sangue, al di là del rispettabilissimo parere del Mef. Non accetteremo che si recuperi sulle lavoratrici e sui lavoratori quello che eventualmente lo Stato darà a Unicredit per prendere Mps. Non accetteremo mai un piano industriale che imponga sacrifici oltre quelli che già son stati chiesti", aggiunge Sileoni.

cce

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0517:04 gen 2021

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January 05, 2021 11:05 ET (16:05 GMT)