MILANO (MF-DJ)--L'azionario milanese viaggia in territorio positivo dopo i primi scambi, complice il netto rimbalzo ieri di Wall Street: Ftse Mib +0,98% a 20.990 punti.
"Il rialzo e ritorno alla propensione al rischio da parte degli investitori si sono verificati, in maniera del tutto inattesa, nonostante il dato sull'inflazione al consumo negli Stati Uniti abbia decisamente deluso le aspettative", evidenzia Gabriel Debach, market analyst di eToro.
Per l'esperto "cosa ci sia dietro l'inversione resta discutibile. Alcuni individuano nei supporti tecnici la ragione del rimbalzo, altri negli hedger di opzioni, i quali si sono trovati costretti a chiudere le posizioni corte quando gli investitori hanno registrato profitti dalle opzioni put durante il sell off. Infine, non dovremmo neanche dimenticare i primi barlumi di speranze all'interno dei risultati della stagione degli utili, con il settore bancario che ieri ha guidato i rialzi e che oggi vede le pubblicazioni di Morgan Stanley, JPMorgan, Citi e Wells Fargo".
A piazza Affari bene i bancari: Unicredit +1,9%, Intesa Sanpaolo +1,79%, Bper +1,38%, Banco Bpm +1%. Continua invece la pressione su B.Mps, che non e' ancora entrata gli scambi e segna un -12% teorico.
UniCredit S.p.A. figura tra i primi gruppi bancari europei. Il fatturato per attività è ripartito come segue:
- banca d'affari, investimento, finanziamento e merchant bank (53,7%): leasing, factoring, realizzazione di operazioni su titoli, interventi sui mercati dei tassi, dei cambi, azionari e di prodotti derivati, brokeraggio, ecc.;
- banca al dettaglio (46,3%).
A fine 2022 il gruppo gestisce 511,9 Mld EUR di depositi e 524,9 Mld EUR di crediti.
La commercializzazione dei prodotti e servizi è garantita da una rete di 3.175 agenzie localizzate principalmente in Italia (2.986).
La ripartizione geografica dei ricavi (prima delle elisioni infragruppo) è la seguente: Italia (43,5%), Germania (24,3%), Europa centrale (16,6%), Est Europa (9,6%) e Russia (6%).