MILANO (MF-DJ)--In Italia le imprese familiari costituiscono la spina dorsale dell'economia, quelle con un fatturato superiore a 20 milioni di euro rappresentano il 65% del totale delle imprese nazionali, consolidando un fatturato complessivo di oltre 730 miliardi e impiegando circa 2,4 milioni di lavoratori. Il Veneto detiene il primato nazionale, oltre il 74% delle imprese regionali è controllo familiare.

La fotografia scattata dall'Osservatorio Aub dell'Università Bocconi, Aidaf e Unicredit ha fornito molti spunti di riflessione per l'edizione 2022 del Family Business Forum, organizzato ideato e diretto dalla giornalista Maria Silvia Sacchi, in collaborazione con Assindustria Venetocentro e Community e con il Patrocinio della Provincia di Treviso.

Nel corso della due giorni dedicata al capitalismo familiare in corso a Treviso, le dinamiche di questo particolare cluster di imprese sono state affrontate dalla viva voce di imprenditori, manager ed esperti che hanno dibattuto su alcuni dei temi cruciali quali: il passaggio generazionale, l'apertura del capitale al private equity e alla finanza alternativa, i percorsi di quotazione e la gestione della leadership aziendale, per citarne alcuni.

Se quasi l'80% delle Pmi del Veneto ha una leadership familiare, va anche considerato che il 33,9% dei leader della regione ha oltre 70 anni (contro il 27,8% del dato nazionale) e i leader con meno di 50 anni rappresentano solo il 10,9% del totale (rispetto al 16,1% della media nazionale). Un dato che in Italia, e a maggior ragione in Veneto, introduce l'urgenza di trovare risposte e supporto per la gestione del passaggio generazionale.

Un tema - si legge in una nota - reso ancora più centrale se letto nell'attuale scenario macro-economico in cui le nuove generazioni di leader hanno bisogno di avere pieni poteri e tutti gli strumenti necessari per essere liberi di adeguare o rinnovare la formula imprenditoriale al nuovo contesto competitivo.

E parlando di leadership, l'Osservatorio sottolinea come le imprese familiari italiane, già da alcuni anni, stiano adottando modelli sempre più variegati con una accelerazione nella diffusione del cosiddetto modello collegiale, dove due o più amministratori delegati - con funzioni e deleghe di simile ampiezza - affiancano l'imprenditore e la famiglia nelle scelte e nei momenti cruciali della vita dell'azienda. Anche in questo caso al Veneto spetta un primato, qui la diffusione di tale modello agli inizi del 2021 ha raggiunto quasi il 50% (un dato superiore di ben 14 punti rispetto alla media nazionale), a scapito soprattutto del modello dell'amministratore unico (presente nel 19% dei casi, contro una media nazionale del 27%).

Il Veneto si conferma quindi un territorio capace di anticipare e interpretare le dinamiche evolutive del mondo imprenditoriale, adattando i propri modelli di governance per rispondere alle sfide e alle opportunità dei mercati internazionali. Una regione dove, nonostante i leader abbiano un'età elevata, si stanno trovando forme di gestione che grazie all'apporto di manager esterni alla famiglia o tramite percorsi di 'mentoring' (in cui i genitori affiancano i figli nella carica di ceo) si riesce a dar vita con successo forme di convivenza e affiancamento capaci di agevolare il passaggio di testimone.

Il ruolo dei manager esterni ha una valenza crescente per le imprese familiari che sempre più spesso stanno adottando un modello di gestione della governance aperta a professionisti esterni alla famiglia, in grado di portare competenze differenti e tra loro complementari. Una tendenza che, oltre ad agevolare il passaggio generazionale, consente anche di rispondere al crescente aumento delle pressioni competitive sui mercati che vedono nell'amministratore delegato quella figura capace di condividere e supportare la famiglia nelle responsabilità della gestione aziendale.

Il Veneto mostra dati interessanti, infatti nel 21,1% delle imprese familiari più piccole (con fatturato tra 20 e 50 milioni) e nel 31,1% di quelle più grandi (con fatturato superiore a 50 milioni) è presente un leader esterno che affianca la famiglia nelle scelte aziendali. Sono soprattutto le imprese più grandi a registrare una progressiva apertura verso i manager con percentuali in crescita costante nel tempo: nel 2010 i leader non familiari rappresentavano solo il 23,6% del totale.

com/cce

MF-DJ NEWS

2018:59 ott 2022


(END) Dow Jones Newswires

October 20, 2022 13:00 ET (17:00 GMT)