MILANO (MF-DJ)--L'interruzione del negoziato con Unicredit e il rinvio di un anno della exit dal Montepaschi non saranno mosse a costo zero per il Tesoro.

Dopo la rottura bilaterale della trattativa, scrive MF, all'inizio di questa settimana via XX Settembre avrebbe già aperto un canale con la Direzione Concorrenza di Bruxelles (DGComp) per prorogare la scadenza di fine anno. Con un premier come Mario Draghi a Palazzo Chigi e l'economia europea ancora segnata dalla pandemia, è facile prevedere che la Commissione alla fine accoglierà le richieste dell'Italia. Non però senza una serie di condizioni. Per il momento non ci sono ancora diktat ufficiali ma fonti finanziarie fanno sapere che Bruxelles potrebbe porli presto, come già accaduto nell'ambito della trattativa sulla precautionary recapitalisation del 2017. Paletti volti a evitare che un prolungamento del regime di nazionalizzazione del Monte risulti distorsivo della concorrenza nel mercato bancario. Sotto questo punto di vista DGComp (che da quattro anni monitora lo stato di salute di Siena con controlli trimestrali affidati a un monitoring trustee indipendente) potrebbe spingere su tre leve nell'ambito del negoziato: riduzione del perimetro con dismissione di asset, abbassamento del cost/income dall'attuale 68,6% in un intorno del 55% e aumento del return on equity in zona 8% (alla fine del primo semestre era al 6,8%). Per quanto riguarda il capitale, dovrà poi essere mantenuto il rispetto dei requisiti minimi fissati dall'autorità di Vigilanza.

red/lab

MF-DJ NEWS

2708:08 ott 2021

(END) Dow Jones Newswires

October 27, 2021 02:09 ET (06:09 GMT)