Unicredit/B.Mps : resta il nodo del marchio (CorSera)
17 agosto 2021 alle 08:37
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ROMA (MF-DJ)--Nella trattativa in esclusiva avviata da Unicredit con il tesoro per l'acquisizione di un perimetro selezionato di Mps il tema del marchio di Mps è caldo dal punto di vista politico, dato che a Siena si vota per le suppletive della Camera ed è candidato il segretario del Pd Enrico Letta. In città si punta a salvare il marchio in una banca locale al 100% di Unicredit. Ma su questo i precedenti della Bce vanno nella direzione di un consolidamento effettivo (un solo marchio quindi).
Lo scrive Il Corriere della Sera aggiungendo che l'idea alternativa raccolta in ambienti governativi è di rafforzare il marchio nella fondazione omonima (in Unicredit sono forti CariVerona o Crt, anche se la Fondazione Mps non dovrebbe diventare socio della nuova Uni-Mps). L'ente potrebbe avere un ruolo nelle attività culturali: Siena ha un immenso patrimonio artistico e Unicredit ha appena annullato il programma di vendita delle opere d'arte.
Quando poi bisognerà affrontare il tema degli esuberi del personale tra Unicredit e Montepaschi - se la trattativa tra il ceo di Unicredit Andrea Orcel e il Tesoro andrà a buone fine - i sindacati negozieranno con una responsabile del personale che conoscono bene: Ilaria Dalla Riva, neoacquisto di Unicredit a capo delle risorse umane per l'Italia. La manager, a lungo direttrice del personale proprio in Mps, lascerà Vodafone e a ottobre si insedierà in piazza Gae Aulenti.
UniCredit S.p.A. figura tra i primi gruppi bancari europei. Il fatturato per attività è ripartito come segue:
- banca d'affari, investimento, finanziamento e merchant bank (53,7%): leasing, factoring, realizzazione di operazioni su titoli, interventi sui mercati dei tassi, dei cambi, azionari e di prodotti derivati, brokeraggio, ecc.;
- banca al dettaglio (46,3%).
A fine 2022 il gruppo gestisce 511,9 Mld EUR di depositi e 524,9 Mld EUR di crediti.
La commercializzazione dei prodotti e servizi è garantita da una rete di 3.175 agenzie localizzate principalmente in Italia (2.986).
La ripartizione geografica dei ricavi (prima delle elisioni infragruppo) è la seguente: Italia (43,5%), Germania (24,3%), Europa centrale (16,6%), Est Europa (9,6%) e Russia (6%).