La decisione, presa da un "piccolo gabinetto di crisi" guidato dal Cancelliere Karl Nehammer, è arrivata dopo che la vicina Germania ha annunciato misure per affrontare la riduzione delle forniture di gas russo, tra cui un maggiore ricorso alle centrali elettriche a carbone.

La dipendenza dell'Unione Europea dal gas russo e il rischio che Mosca possa tagliare le forniture come ritorsione per le sanzioni economiche imposte dopo l'invasione dell'Ucraina hanno rappresentato un problema per il blocco, spingendolo ad accumulare scorte e a cercare forniture alternative.

L'ufficio di Nehammer ha detto che l'azienda elettrica a maggioranza statale Verbund ha accettato di convertire la centrale elettrica di Mellach, nella regione meridionale della Stiria, che è stata chiusa ma mantenuta in stand-by, per un nuovo uso del carbone.

Era l'ultima centrale elettrica a carbone dell'Austria, prima di essere convertita in una centrale a gas da utilizzare in caso di necessità.

"Il Governo federale e il gruppo energetico VERBUND hanno concordato di convertire la centrale di teleriscaldamento di Mellach (Stiria), attualmente spenta, in modo che in caso di emergenza possa nuovamente produrre elettricità dal carbone (non dal gas)", ha dichiarato l'ufficio di Nehammer in un comunicato.

Ha aggiunto che il Governo sta esaminando ulteriori misure legali per diversificare le forniture di gas con l'obiettivo di ridurre la dipendenza dalle forniture russe.

I flussi di gas russo verso l'Europa sono stati inferiori alla domanda venerdì, in concomitanza con un'ondata di caldo precoce che ha colpito il sud del Paese e che ha fatto salire i prezzi di riferimento, già sollevati dalle preoccupazioni che il continente possa faticare ad accumulare riserve in tempo per l'inverno.

L'Austria riceve l'80% del suo gas dalla Russia e, dopo la guerra in Ucraina, sta cercando di trovare fornitori alternativi.