Iliad ha lanciato la banda larga full-fibre in Italia martedì a partire da 15,99 euro (18,05 dollari) al mese per i clienti esistenti, mentre la compagnia francese di telefonia mobile a basso costo prosegue la sua espansione nell'affollato mercato delle telecomunicazioni del Paese.

Benedetto Levi, responsabile delle operazioni italiane della società di telecomunicazioni, ha dichiarato che gli abbonamenti per i clienti che non sono ancora clienti Iliad costeranno 23,99 euro al mese.

La mossa di Iliad è destinata ad intensificare la sua rivalità con l'ex monopolista telefonico Telecom Italia (TIM), che è appesantita dal debito e sotto pressione per aggiornare la sua rete a banda larga per raggiungere gli obiettivi digitali dell'Italia.

L'azienda francese ha dichiarato che la sua nuova banda larga in fibra ottica avrà una velocità di download fino a 5 gigabit al secondo e una velocità di upload di 700 megabit al secondo e sarà disponibile in 7,4 milioni di case italiane.

"Da mesi riceviamo richieste di lanciare un servizio in fibra dai nostri clienti di telefonia mobile, stufi della mancanza di trasparenza in questo mercato", ha dichiarato Levi in un comunicato.

Fondata dal miliardario francese Xavier Niel, Iliad è entrata nel mercato della telefonia mobile in Italia nel 2018 con servizi a basso costo e ora conta 8,5 milioni di clienti con una quota di mercato di oltre il 10,5%.

Dopo aver scosso il mercato italiano della telefonia mobile, Iliad sta ora valutando potenziali fusioni e acquisizioni. Alcune fonti hanno riferito venerdì a Reuters che sta esplorando un accordo per combinare le sue attività con quelle di Vodafone in Italia.

Alla richiesta di commentare in una conferenza stampa, Levi ha detto: "Da quando siamo arrivati (in Italia) abbiamo seguito il nostro percorso. Oggi andiamo avanti da soli, come abbiamo fatto negli ultimi tre anni e mezzo, e continueremo il nostro percorso".

Separatamente, Levi ha dichiarato a Reuters che Iliad non esclude alcuna opzione per il futuro. (Servizio di Elvira Pollina; Scrittura di Giulia Segreti, Editing di Agnieszka Flak e David Clarke)