MILANO (awp/ats/ans) - Volkswagen conferma i risultati preliminari e chiude il 2023 con un utile netto di 17,9 miliardi di euro, in crescita del 13% sul 2022, un utile operativo di 22,6 miliardi (+2,2%) e ricavi saliti del 15% a 322 miliardi.

In Borsa però il titolo scivola pesantemente (-5,9% a 113,8 euro) di fronte alle attese di un 2024 impegnativo, nel corso del quale il colosso tedesco si attende di perdere quota nel suo mercato più grande, la Cina, dove ha venduto più di un terzo dei 9,4 milioni di veicoli immatricolati a livello globale.

"Nel 2023, abbiamo creato solide basi. Siamo consapevoli delle nostre sfide attuali e le stiamo affrontando con rigore per sfruttare l'enorme potenziale del gruppo Volkswagen. Con prodotti stimolanti, una strategia coerente e una chiara attenzione all'implementazione, guardiamo con fiducia al 2024", ha rassicurato il ceo, Oliver Blume, rimarcando come il gruppo abbia avviato "una corsa di trasformazione sulla lunga distanza da una posizione di forza".

Il costruttore tedesco, che alla fine dello scorso anno ha annunciato un piano di tagli da 10 miliardi entro il 2026, lancerà 30 nuovi modelli quest'anno, con cui cercherà di guadagnare quote di mercato negli Usa e di mantenerle in Europa approfittando di una crescita del 4% del mercato in entrambe le geografie nonostante il raffreddamento della domanda globale di veicoli elettrici.

Discorso diverso per la Cina, dove la crescita del mercato sarà più ridotta (+2%) e in cui Volkswagen dovrà fare i conti con una guerra dei prezzi, alimentata dai produttori locali, che già pesa sulla marginalità. Gli analisti di Ubs hanno parlato di un "outlook" deludente per il mercato asiatico dove, ha detto il direttore finanziario Arno Antlitz, Volkswagen recupererà terreno solo nel 2026.

Tra le decisioni che attendono Volkswagen nel 2024 c'è anche quella sulla possibile partnership per sviluppare auto elettriche ad un prezzo inferiore ai 20 mila euro, modelli da cui, ha però ammesso Antlitz, è "molto difficile" fare profitti.