(Alliance News) - Webuild Spa ha comunicato giovedì di aver chiuso i primi nove mesi con ordini pari a EUR13,1 miliardi, pari al doppio del target dell'intero anno.

I dati dei nuovi ordini comprendono opere complesse e di grande impatto per le comunità di riferimento, come la costruzione del sistema viario tra Bergen e l'isola di Sotra in Norvegia, la realizzazione della Strada A303, vicino Stonehenge, in UK, o il progetto ferroviario Inland Rail in Australia. Questi progetti, e ulteriori aggiudicati in Nord America, Australia e altri Paesi dell'Europa Centrale e del Nord, che costituiscono circa l'86% del totale order intake, "testimoniano ancora una volta l'impegno concreto del gruppo a operare in Paesi a basso rischio", ha spiegato la società.

In Italia, invece, sono attesi ulteriori EUR15 miliardi circa di progetti inclusi nel PNRR e che andranno a gara nel 2023.

"L'importante portafoglio ordini, distribuito in diverse geografie a basso rischio, il consolidamento della leadership nel mercato domestico nonché il consistente track record di nuovi ordini, consentono di confermare i target di gruppo per il 2022".

La pipeline complessiva delle attività commerciali del gruppo ammonta a circa EUR45,2 miliardi e include gare presentate e in attesa di aggiudicazione per circa EUR11,3 miliardi.

Al netto di effetti a oggi non prevedibili, derivanti dalla complessità del contesto attuale, l'execution dei progetti in corso, l'importante portafoglio ordini e la crescente domanda nei mercati core di infrastrutture sostenibili consentono di confermare la guidance finanziaria per il 2022 di book to bill superiore a 1,0 volte medio nel periodo 2022-24, ricavi nel range EUR7,0-7,5 miliardi, coperti interamente dall'attuale backlog, Ebitda margin del 7-7,5%, supportato dal processo di efficientamento dei costi già in atto e Posizione finanziaria netta positiva.

Il titolo di Webuild ha chiuso giovedì in rialzo del 2,8% a EUR1,49 per azione.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo; gfciccomascolo@alliancenews.com

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