Le azioni australiane sono scese martedì, guidate dalle perdite dei titoli minerari ed energetici di peso elevato a causa del calo dei prezzi delle materie prime, mentre gli investitori attendevano i dati sul prodotto interno lordo (PIL) del Paese, previsti per questa settimana.

L'indice di riferimento S&P/ASX 200 ha chiuso in ribasso dello 0,3% a 7.737,1 punti. Il benchmark è salito dello 0,8% lunedì.

I dati di martedì hanno mostrato che il conto corrente australiano è inaspettatamente andato in deficit nel trimestre di marzo, a causa dell'aumento delle importazioni e del calo dei prezzi delle esportazioni di materie prime. I dati sulla crescita economica del primo trimestre, previsti per mercoledì, sono ora sul radar degli operatori di mercato.

"Ci sarà molta attenzione sui dati (del PIL) per vedere quanto l'ambiente di tassi d'interesse ristretti abbia ostacolato la crescita economica, soprattutto dopo la crescita anemica mostrata alla fine del 2023", ha detto Tim Waterer, capo analista di mercato di KCM Trade.

Gli analisti stimano una crescita dello 0,2% nel trimestre di marzo, secondo un sondaggio Reuters, mentre la crescita annuale è vista all'1,2%.

I minatori si sono ritirati dello 0,9%, mentre i futures del minerale di ferro sono scesi a causa delle preoccupazioni per la domanda a breve termine in Cina, il principale consumatore.

Le major BHP Group, Rio Tinto e Fortescue hanno subito un calo compreso tra lo 0,7% e l'1,8%.

I titoli energetici sono scesi dell'1,6% nella loro peggiore sessione da oltre un mese, mentre i prezzi del greggio hanno esteso le perdite tra i timori di un aumento dell'offerta nel corso dell'anno, mentre la domanda rimane incerta da parte degli Stati Uniti.

Woodside Energy e Santos hanno perso rispettivamente l'1,8% e il 2,1%.

Nel frattempo, i titoli finanziari hanno esteso i guadagni per la terza sessione, salendo dello 0,2% a un massimo di quasi due settimane. Le "Quattro grandi" banche hanno aggiunto tra lo 0,1% e lo 0,8%, rispettivamente.

I titoli dell'oro sono saliti dello 0,7%, mentre i titoli tecnologici hanno perso lo 0,7%.

Dall'altra parte del Mar di Tasman, l'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 è salito per chiudere a un massimo di oltre un mese di 11.880,54 punti.

A livello globale, i trader attendono i dati mensili sui salari degli Stati Uniti, previsti per venerdì, e la decisione politica della Banca Centrale Europea, prevista per giovedì.