LONDRA (Reuters) - La Banca dei Regolamenti Internazionali (Bri) ha detto che le banche centrali dovrebbero sfruttare i vantaggi dell'intelligenza artificiale, ma ha sottolineato che la tecnologia non dovrebbe sostituire gli esseri umani quando si tratta di fissare i tassi di interesse.

Nel suo primo importante documento sul mondo in rapida evoluzione dell'Ia, l'organizzazione ha detto che i funzionari devono sfruttare l'immenso potere di monitoraggio dei dati in tempo reale per "affinare" le loro capacità di previsione dell'inflazione.

Questo è un aspetto che si è rivelato molto carente sulla scia del Covid-19 e dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, quando la Federal Reserve, la Bce e le altre principali banche centrali non sono riuscite a cogliere la forza dell'impennata dell'inflazione globale.

I nuovi modelli di intelligenza artificiale dovrebbero ridurre il rischio che la cosa si ripeta, anche se per il fatto di non essere collaudati e di poter avere "allucinazioni" non dovrebbero diventare dei robot che impostano i tassi, ha detto Cecilia Skingsley, alto funzionario della Bri.

"Vogliamo che gli esseri umani continuino ad avere la responsabilità", ha detto l'ex vice governatrice della banca centrale svedese, riferendosi al ruolo cruciale che i costi di indebitamento svolgono nella società e alla necessità di giudizio.

"Quindi non riesco a vedere un futuro in cui sarà un'intelligenza artificiale a fissare i tassi di interesse".

La Bri, spesso denominata la banca centrale dei banchieri centrali per il lavoro congiunto che svolge, ha già otto progetti che riguardano l'IA.

(Tradotto da Laura Contemori, editing Antonella Cinelli)