(Alliance News) - Le piazze europee - stando ai future della piattaforma IG - dovrebbero aprire leggermente al ribasso mercoledì, con Milano ugualmente in trend ribassista in vista della decisione sui tassi da parte della Federal Reserve statunitense, prevista dopo la chiusura del mercato europeo.

Secondo il Bureau of Labor Statistics martedì, il tasso annuo di inflazione dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è sceso al 4,0% il mese scorso dal 4,9% di aprile. Il dato di maggio è stato inferiore al consenso di mercato del 4,1%.

Il dato ha rafforzato le aspettative secondo cui la banca centrale degli Stati Uniti manterrà i tassi di interesse stabili mercoledì. I mercati ora vedono una probabilità del 90% che i tassi vengano riconfermati, secondo il CME FedWatch Tool.

Così, il FTSE Mib, dopo avere chiuso su dello 0,6% a 27.566,03 ieri sera, mostra un ribasso di 17,50 punti.

In Europa, il CAC 40 di Parigi sta cedendo 8,30 punti, il DAX di Francoforte sta cedendo 10,00 punti, mentre il FTSE 100 di Londra segna un meno 10,00 punti.

Martedì, il Mid-Cap è salito dello 0,9% a 43.962,87, lo Small-Cap è avanzato con lo 0,7% a 27.520,55 e l'Italia Growth ha chiuso in rosso dello 0,2% a 9.139,90.

Sul Mib, buona seduta per CNH Industrial, che ha segnato un più 3,1% a EUR13,25 per azione.

Si è visto nei quartieri alti anche Recordati, che ha marcato un verde del 2,6% dopo due sedute concluse in verde.

UniCredit - in verde frazionale a EUR18,51 - ha comunicato martedì di aver acquistato 6,6 milioni di azioni ordinarie proprie per un controvalore complessivo di EUR122,5 milioni.

Telecom Italia, dopo aver reagito con un calo dell'1,8% alla ricezione delle nuove offerte da parte di KKR da un lato e di CDP-Macquarie dall'altro per la rete, oggi sale con lo 0,2%. Le due offerte non vincolanti, come spiegato dalla società in una nota, saranno esaminate dal consiglio di amministrazione di TIM nelle riunioni programmate per i prossimi 19 e 22 giugno.

Fra i pochi ribassisti si menziona Enel, che ha fatto un passo indietro dello 0,7% dopo l'attivo della vigilia con lo 0,6%.

Sul Mid-Cap, si sono presi la vetta i titoli di classe A di MFE su del 13% mentre le B hanno chiuso in rialzo del 7,4%. Per quanto riguarda il resto dell'impero Berlusconi, più tranquilla Mondadori con un rialzo dello 0,3% mentre Banca Mediolanum sul Mib è in leggero calo e cede lo 0,1%.

"Il mercato scommette su un riassetto dell'impero da circa EUR6 miliardi lasciato dal fondatore della tv privata in Italia, a cominciare proprio dalle televisioni ex Mediaset - ha commentato Francesco Bonazzi -. Tutti i riflettori sono sulla holding Fininvest, la capogruppo, della quale Silvio Berlusconi deteneva un pacchetto del 61,2% che ora sarà al centro del testamento del fondatore di Forza Italia. Il pezzo pregiato resta Mediaset, controllata da Fininvest con il 50% e dove c'è un ospite complicato da gestire come il gruppo Vivendi, che controlla il 16% attraverso la fiduciaria Simon e ha poi un altro 3,9% direttamente".

In Fininvest, alla presidenza c'è la primogenita del Cavaliere, Marina Berlusconi, e nel cda compaiono gli altri figli Piersilvio, Barbara e Luigi (Eleonora ha preferito rimanere fuori). In MFE, come amministratore delegato c'è Piersilvio, mentre Marina guida Mondadori.

De Longhi si è spinto invece avanti del 6,5% a EUR19,38, chiudendo in verde per la terza seduta di fila.

Maire Tecnimont - in rialzo dello 0,1% - martedì ha annunciato che la propria controllata NextChem, parte della business unit Sustainable Technology Solutions, e il gruppo Marcegaglia hanno firmato un accordo per uno studio di fattibilità per accelerare la decarbonizzazione dell'impianto siderurgico di Marcegaglia a Ravenna.

Salcef ha ceduto invece il 3,6%, dopo aver comunicato lunedì un'evoluzione nel proprio assetto organizzativo, con l'obiettivo di supportare l'implementazione del piano strategico del gruppo "per continuare a crescere in un mercato chiave come quello del Nord America e accelerare il business nel canale sport". Francesco Rinaldi Ceroni è stato nominato presidente della Global Sport Division di Safilo, "grazie alla sua esperienza e conoscenza del segmento sportivo nonché al suo impegno per l'innovazione e la sostenibilità", ha spiegato la società.

Sullo Small-Cap, Bioera ha chiuso in contrazione del 3,9% a EUR0,1250, oggetto di prese di profitto dopo quattro sedute di significativi rialzi.

Giglio.Group è invece andato sotto del 3,0% dopo l'attivo di lunedì con lo 0,8%.

Piquadro ha invece ceduto l'1,0%, dopo aver approvato il progetto di bilancio relativo all'esercizio che va dall'1 aprile 2022 al 31 marzo 2023, chiuso con un utile netto di circa EUR6,5 milioni, in miglioramento di circa EUR2,1 milioni rispetto a quanto registrato al 31 marzo 2022. II gruppo ha registrato un fatturato pari a EUR175,6 milioni, in incremento del 18% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente chiuso a EUR149,4 milioni. Il gruppo Piquadro ha registrato nell'esercizio chiuso al 31 marzo 2023 un Ebitda positivo di circa EUR27,7 milioni, in aumento di circa EUR2,4 milioni rispetto al dato registrato al 31 marzo 2022 pari a EUR25,3 milioni.

Bene Gabetti, che ha portato a casa il 3,9% a EUR0,8100.

Tra le PMI quotate a Piazza Affari, Ecomembrane ha chiuso avanti del 4,8%, rialzando la testa dopo due sedute ribassiste.

Clabo ha invece raccolto il 6,7% a EUR1,9150. Sul titolo si è registrato un elevato volume, con oltre 32.000 pezzi passati di mano rispetto alla media giornaliera a tre mesi di poco meno di 9.500.

TrenDevice ha ceduto l'1,6% dopo aver fatto sapere di aver approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022, avendo riportato una perdita pari a EUR1,4 milioni, in peggioramento rispetto a quella di EUR961.000 registrata nello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi ammontano a EUR19,8 milioni, in aumento del 25% rispetto a EUR15,8 milioni al 31 dicembre 2021.

Fenix Entertainment ha ceduto l'11% dopo aver fatto sapere domenica che il consiglio di amministrazione ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato del gruppo al 31 dicembre 2022, chiuso con una perdita pari a EUR5,5 milioni rispetto a EUR528.000 circa di utile dell'anno precedente. Il valore della produzione è stato pari a EUR36,4 milioni, rispetto a EUR43,8 milioni dell'anno precedente.

A New York, ieri sera, il Dow ha chiuso in verde dello 0,4%, il Nasdaq su dello 0,8%, mentre l'S&P 500 ha raccolto lo 0,7%.

Fra le piazze asiatiche il Nikkei ha chiuso su dell'1,5%, lo Shanghai Composite in contrazione dello 0,2%, mentre l'Hang Seng sta facendo un passo indietro dello 0,6%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0781 contro USD1,0748 di ieri in chiusura azionaria europea. La sterlina vale invece USD1,2608 da USD1,2510 di martedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD73,97 al barile contro USD71,77 al barile di ieri sera. L'oro, invece, scambia a USD1.945,03 l'oncia da USD1.949,76 l'oncia di ieri sera.

Il calendario macroeconomico di mercoledì prevede alle 1100 CEST la produzione industriale dell'Eurozona.

Alle 1300 CEST, focus sul report sul mercato dei mutui USA mentre alle 1430 CEST arriveranno i dati sull'indice dei prezzi alla produzione.

Alle 1630 CEST, verrà rilasciato il conteggio raffinerie EIA mentre alle 2000 CEST occhi puntati sulla decisione del FOMC sul tasso dei federal funds, seguito alle 2030 CEST dalla conferenza stampa del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.

Fra le società di Piazza Affari, sono attesi i risultati di OVS e Zucchi.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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