Le azioni dei mercati emergenti hanno ritrovato il loro equilibrio venerdì, dopo essere state martellate questa settimana dalla probabilità di un ulteriore inasprimento da parte della Federal Reserve statunitense, ma sono destinate a chiudere il terzo trimestre con il più grande declino di tre mesi da un anno a questa parte.

L'indice MSCI delle azioni dei mercati emergenti era in rialzo dell'1,0% alle 08:51 GMT, ma era in linea con un calo del 3,5% per il periodo luglio-settembre.

Le azioni della Cina continentale, chiuse per una settimana di vacanza, e l'indice di riferimento di Hong Kong hanno perso rispettivamente il 4% e quasi il 6% in questo trimestre.

Anche le borse di Johannesburg e Varsavia hanno registrato cali trimestrali. D'altro canto, le azioni indiane sono aumentate del 2,6%, mentre le azioni turche sono salite del 44% negli ultimi tre mesi.

Anche gli asset dei mercati emergenti erano in linea con i ribassi settimanali, mentre i rendimenti dei Treasury statunitensi sono aumentati in seguito ai segnali da falco della Fed. Il balzo dei prezzi del petrolio e i crescenti problemi dell'indebitato settore immobiliare cinese hanno ulteriormente penalizzato il sentimento del rischio questa settimana.

I fondi di debito hanno registrato deflussi di 1,1 miliardi di dollari questa settimana, mentre i deflussi nei fondi azionari sono saliti a 3 miliardi di dollari dagli 838 milioni della scorsa settimana, secondo i calcoli di JP Morgan.

"Le prospettive di tassi d'interesse 'più alti per più tempo' negli Stati Uniti, accompagnate dalle preoccupazioni del mercato per l'assediato mercato immobiliare cinese, non lasciano presagire nulla di buono per la domanda di asset EM nelle prossime settimane e mesi", ha dichiarato Piotr Matys, analista senior di FX presso In Touch Capital Markets.

Gli investitori attendono ora i dati sull'inflazione statunitense nel corso della giornata per avere ulteriori indicazioni sul percorso dei tassi della Fed.

Le valute regionali sono aumentate dello 0,3% e sono in linea con una perdita dello 0,4% in questo trimestre.

Il calo dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi ha fornito un po' di sostegno, con il rand sudafricano che si è rafforzato dell'1,0% rispetto al dollaro.

La rupia indiana è salita dello 0,1%, anche dopo che il fornitore di indici globali FTSE Russell ha dichiarato che non includerà ancora il Paese in un indice di titoli di Stato.

La lira turca era leggermente più debole a 27,43 contro il dollaro, in vista di una revisione del rating del credito da parte di S&P.

Lo zloty polacco è rimasto piatto rispetto all'euro dopo che una lettura preliminare ha mostrato che l'indice dei prezzi al consumo nazionale si è attestato all'8,2% su base annua a settembre, in calo rispetto ad agosto ma al di sotto delle previsioni del mercato dell'8,5%.

Per il GRAFICO sulla performance FX dei mercati emergenti nel 2023, vedere http://tmsnrt.rs/2egbfVh Per il GRAFICO sulla performance dell'indice MSCI emergente nel 2023, vedere https://tmsnrt.rs/2OusNdX

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