Il Paese ha libero accesso a circa 5 miliardi di dollari nell'ambito dell'accordo di swap di valuta con la Cina, per un totale di 130 miliardi di yuan (18,81 miliardi di dollari). I due Paesi hanno attivato la parte utilizzabile a gennaio per aiutare a sostenere il peso argentino in difficoltà.

La fonte governativa ha detto che la banca centrale sta "avanzando verso il rinnovo dello swap e discutendo la possibilità di aumentare l'importo non limitato", con l'obiettivo di avere un accordo pronto da firmare entro la fine di maggio.

"L'idea è di avere tutto sigillato per viaggiare e firmare alla fine del mese", ha aggiunto la fonte. Il Ministro dell'Economia Sergio Massa e il capo della Banca Centrale Miguel Pesce dovrebbero recarsi in Cina dal 29 maggio al 4 giugno.

Una fonte del Ministero dell'Economia, interpellata in merito all'accordo di swap, ha detto che potrebbero esserci novità in merito al viaggio, ma non ha fornito dettagli.

L'Argentina deve ricostruire le sue riserve per coprire i costi commerciali e i futuri rimborsi del debito, oltre che per raggiungere gli obiettivi economici previsti dal suo programma di prestito da 44 miliardi di dollari con il Fondo Monetario Internazionale (FMI), che sta attualmente cercando di rinnovare.

La Cina ha pubblicizzato l'uso internazionale della valuta yuan come rivale del dollaro statunitense, guadagnando un punto d'appoggio in Sud America, dove è il principale partner commerciale per molte economie regionali.

Ad aprile, l'Argentina ha dichiarato che avrebbe iniziato a pagare le importazioni cinesi in yuan anziché in dollari, una misura volta anche ad alleviare le riserve di dollari in diminuzione del Paese.

Le riserve di valuta estera dell'Argentina sono diminuite drasticamente quest'anno, a causa di una grave siccità che ha danneggiato le esportazioni di mais e soia, mentre il peso si è indebolito, pressato da un'inflazione annuale del 109% e dall'incertezza politica in vista delle elezioni di ottobre.

(1 dollaro = 6,9121 yuan cinesi renminbi)