Diversi alleati degli Stati Uniti hanno dichiarato di sostenere gli sforzi per proteggere la navigazione nel Mar Rosso dopo gli attacchi del gruppo Houthi dello Yemen, sostenuto dall'Iran, ma alcuni hanno detto che non si uniranno alla coalizione navale che Washington ha detto di voler creare per questo compito.

La risposta ha aumentato la confusione per le compagnie di navigazione, alcune delle quali hanno deviato le navi dall'area dopo gli attacchi che il gruppo Houthi dice di aver lanciato in risposta all'assalto di Israele alla Striscia di Gaza.

COSA HANNO ANNUNCIATO GLI STATI UNITI?

Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha annunciato martedì la creazione di una coalizione multinazionale per salvaguardare la navigazione nel Mar Rosso, chiamata Operazione Prosperity Guardian.

Durante un viaggio in Medio Oriente, ha dichiarato che alle operazioni si uniranno Gran Bretagna, Bahrain, Canada, Francia, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Seychelles e Spagna.

COSA DICONO LE ALTRE NAZIONI?

- FRANCIA

Il Ministero della Difesa francese ha dichiarato di sostenere gli sforzi per garantire la libertà di navigazione nel Mar Rosso e nell'area circostante e ha affermato di operare già nella regione. Ma ha detto che le sue navi rimarranno sotto il comando francese e non ha detto se dispiegherà altre forze navali.

La Francia ha una base navale negli Emirati Arabi Uniti e 1.500 soldati a Gibuti. La sua fregata Languedoc si trova attualmente nel Mar Rosso.

- ITALIA

Il Ministero della Difesa italiano ha dichiarato che invierà la fregata navale Virginio Fasan nel Mar Rosso per proteggere i propri interessi nazionali, in risposta a specifiche richieste avanzate dagli armatori italiani.

Ha detto che questo fa parte delle sue operazioni esistenti e non fa parte dell'Operazione Prosperity Guardian.

- SPAGNA

Il Ministero della Difesa spagnolo ha dichiarato che parteciperà solo a missioni guidate dalla NATO o a operazioni coordinate dall'UE. "Non parteciperemo unilateralmente all'operazione sul Mar Rosso", ha dichiarato.

- BRITANNIA

La Gran Bretagna ha dichiarato che il cacciatorpediniere HMS Diamond si unirà all'operazione Prosperity Guardian. Il Ministero della Difesa britannico ha dichiarato che la coalizione opererà come parte della CMF guidata dagli Stati Uniti.

- ALTRI PAESI

I Paesi Bassi hanno dichiarato che invieranno due ufficiali di stato maggiore e la Norvegia ha detto che invierà 10 ufficiali di marina in Bahrain, il quartier generale della CMF.

QUALI COALIZIONI NAVALI ESISTENTI OPERANO NELL'AREA?

Diverse marine fanno già parte di operazioni internazionali per proteggere le rotte di navigazione nella regione, compresa la protezione delle navi dai pirati che per diversi anni hanno interrotto la navigazione al largo delle coste della Somalia.

Le missioni comprendono:

- L'Operazione Atalanta, istituita dalla Forza Navale dell'Unione Europea in Somalia (EUNAVFOR), opera al largo del Corno d'Africa e nell'Oceano Indiano occidentale per sostenere le risoluzioni delle Nazioni Unite per proteggere i mari dalla pirateria. Il suo quartier generale si trova in Spagna.

- L'Operazione Agenor è un'operazione a guida europea che mira a garantire la libertà di navigazione nello Stretto di Hormuz, un'importante via di navigazione per le esportazioni di petrolio dagli Stati del Golfo.

- Combined Maritime Forces (CMF) è una partnership marittima multinazionale guidata dagli Stati Uniti dal Bahrain, sede della Quinta Flotta della Marina Militare statunitense. La CMF conta 39 membri, tra cui Stati NATO ed europei, Paesi regionali e altre nazioni. Una delle sue missioni è la Combined Task Force 153, che opera nel Mar Rosso.