Le entrate dal Canale di Suez sono scese del 40% all'inizio di gennaio, dopo che gli attacchi in mare degli Houthis dello Yemen hanno deviato il traffico marittimo. Anche la crisi nella vicina Gaza, iniziata ad ottobre, ha indebolito le prospettive del turismo.

"Gli sviluppi dell'ultimo mese hanno visto il Paese essere colpito duramente da diversi punti di vista e direttamente dai suoi principali generatori di reddito", ha scritto Pieter du Preez di Oxford Economics in una nota del cliente di questa settimana.

La settimana scorsa, l'agenzia di rating globale Moody's ha abbassato l'outlook sul debito sovrano dell'Egitto a negativo da stabile.

Un pacchetto di sostegno finanziario da 3 miliardi di dollari da parte del Fondo Monetario Internazionale (FMI), firmato nel dicembre 2022, ha vacillato dopo che l'Egitto si è impegnato a passare ad un regime di tassi di cambio flessibili e a vendere beni statali. Un team del FMI sta ora tenendo colloqui al Cairo su come rilanciare ed eventualmente ampliare il pacchetto.

La previsione mediana in un sondaggio Reuters di 14 economisti era per una crescita del prodotto interno lordo (PIL) del 3,5% nell'anno fiscale iniziato il 1° luglio, in calo rispetto alle precedenti previsioni per lo stesso anno del 3,9% in ottobre e del 4,2% in luglio.

Nel 2024/25, la crescita salirà al 4,15%, secondo l'ultimo sondaggio, anche se è inferiore al 4,50% previsto dagli analisti solo tre mesi fa.

Il mese scorso la banca centrale ha stimato che l'economia è rallentata al 2,9% nel secondo trimestre del 2023, dal 3,9% del primo trimestre.

"Si prevede che la crescita del PIL reale rallenti ulteriormente durante l'anno fiscale 2023/24, prima di riprendere gradualmente in seguito", ha dichiarato il Comitato di politica monetaria della banca in una dichiarazione del 21 dicembre.

La previsione mediana del sondaggio prevedeva che la sterlina egiziana si indebolisse a 40,00 per il dollaro entro la fine di giugno 2024 e a 43,00 entro la fine di giugno 2025.

La banca centrale ha mantenuto la sterlina fissa a 30,85 per il dollaro da marzo, dopo averle permesso di scendere di quasi il 50% rispetto al dollaro l'anno precedente.

Sul mercato nero, la sterlina è scesa a circa 61 per il dollaro, da 39 prima dell'inizio della campagna israeliana contro Hamas a Gaza in ottobre.

Il tasso di inflazione annuale, pari al 33,7% a dicembre, è ai massimi storici da giugno.

La previsione mediana per l'anno finanziario in corso era che l'inflazione media si sarebbe ridotta al 30,80% prima di rallentare al 18,22% nel 2024/25.