Uno sguardo alla giornata in corso sui mercati asiatici da parte di Jamie McGeever.

Le banche centrali della Corea del Sud e dell'Indonesia annunciano le decisioni sui tassi d'interesse giovedì, in un contesto di crescente nervosismo sui mercati mondiali per il rischio di un default senza precedenti e catastrofico degli Stati Uniti.

Si prevede che la Banca di Corea e la Banca di Indonesia manterranno i loro tassi di riferimento rispettivamente al 3,50% e al 5,75% e li manterranno nel terzo trimestre, prima di divergere.

Gli economisti intervistati da Reuters si aspettano che la BOK tagli i tassi nel quarto trimestre e che la BI allenti la politica all'inizio del prossimo anno. L'impatto sui mercati, in particolare sui tassi di cambio, sarà probabilmente determinato dalle dichiarazioni politiche.

Il won è salito un po' questa settimana, toccando un massimo di un mese martedì vicino a 1.300 per dollaro. La rupiah è andata nella direzione opposta di recente, scivolando da un massimo di un anno all'inizio del mese per tornare verso 15.000 dollari.

Il dollaro neozelandese, nel frattempo, cercherà di riprendersi dal suo crollo mercoledì. Ad un certo punto, con un calo del 2,5%, era in rotta per la sua peggiore giornata in più di tre anni, dopo che la Reserve Bank of New Zealand ha aumentato i tassi ad un massimo di 14 anni, ma ha segnalato di aver finito di stringere.

Il deprezzamento dello yuan cinese continua, scendendo ulteriormente al di sotto di 7,00 per dollaro, al livello più debole da novembre, a causa del deterioramento delle relazioni sino-statunitensi, in particolare per quanto riguarda il commercio e la cybersicurezza.

Qualunque siano i driver regionali dei prezzi e del sentimento del mercato giovedì, il quadro generale sarà dominato dall'ennesima giornata senza un accordo a Washington per aumentare il limite del debito federale di 31.400 miliardi di dollari.

Wall Street ha chiuso in rosso, l'indice MSCI World è sceso di circa l'1% per il secondo giorno consecutivo, e l'indice di riferimento giapponese Nikkei 225 ha finalmente avuto le vertigini ai nuovi massimi di 33 anni e ha registrato il calo più forte in sette settimane.

I colloqui tra i repubblicani e i democratici di alto livello continuano, ma più si va avanti senza un accordo, più gli investitori diventano nervosi. Con il governo degli Stati Uniti potenzialmente a pochi giorni dal default, il rendimento di alcuni T-bills con scadenza all'inizio di giugno è salito oltre il 7%.

Mentre i timori per il tetto del debito spingono al rialzo i rendimenti ultrabrevi, i mercati dei tassi continuano a spingere al rialzo le aspettative di un rialzo dei tassi della Fed il mese prossimo. È una danza curiosa: la Fed non alzerebbe di certo i tassi in caso di default degli Stati Uniti.

Ecco tre sviluppi chiave che potrebbero fornire una maggiore direzione ai mercati giovedì:

- Decisione sui tassi d'interesse in Corea del Sud

- Decisione sui tassi d'interesse dell'Indonesia

- PIL di Singapore (1° trimestre)