Il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha giurato mercoledì di porre fine all'occupazione russa della penisola di Crimea e di tutte le altre aree che Mosca controlla nel suo Paese.

La Russia ha sequestrato e annesso la Crimea nel 2014, in una mossa non riconosciuta dalla maggior parte degli altri Paesi, e ha occupato altre parti dell'Ucraina dalla sua invasione su larga scala nel febbraio 2022. Kyiv ha iniziato una controffensiva per cercare di riconquistare il territorio perduto.

"La Crimea sarà de-occupata come tutte le altre parti dell'Ucraina che purtroppo sono ancora sotto l'occupante", ha detto Zelenskiy a una conferenza internazionale sulla Crimea, alla quale hanno partecipato i rappresentanti di oltre 60 Paesi e organizzazioni internazionali.

Ha detto che le truppe ucraine stanno procedendo nella controffensiva lanciata da Kyiv all'inizio di giugno, ma non ha fornito dettagli. Non ha stabilito una tempistica per la ripresa del controllo della Crimea da parte dell'Ucraina.

La Russia non mostra alcun segno di abbandono della Crimea, che ha usato come piattaforma per lanciare attacchi missilistici su obiettivi ucraini. Mosca sostiene che un referendum tenutosi dopo il sequestro della penisola da parte delle forze russe ha dimostrato che i crimeani vogliono davvero far parte della Russia. Il referendum non è riconosciuto dalla maggior parte dei Paesi.

I partecipanti alla conferenza della Piattaforma Crimea hanno ascoltato i discorsi pronunciati in video dai leader stranieri, tra cui il Presidente turco Tayyip Erdogan e il Presidente francese Francois Macron.

Erdogan ha ribadito che Ankara non riconosce l'annessione della Crimea da parte della Russia e sostiene l'integrità territoriale dell'Ucraina. Ha detto che la Turchia sta lavorando duramente per mantenere aperte le linee di comunicazione nella speranza che si possa concordare una pace "equa e duratura".

Zelenskiy ha detto che quando la Crimea tornerà sotto il controllo dell'Ucraina, farà parte dell'economia ucraina e quindi dell'economia globale.

"Oggi stiamo compiendo il primo passo economico. Stiamo firmando il primo documento con le aziende che sono pronte ad entrare in Crimea seguendo l'Ucraina", ha detto.

Non ha fornito dettagli sul documento, ma ha nominato diverse aziende pronte ad investire in Crimea dopo la fine del controllo russo, tra cui Ryanair, Vodafone, Nokia ed EPAM.